Discussioni del Parlamento europeo - Europa
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09-07-2008<br />
IT<br />
<strong>Discussioni</strong> <strong>del</strong> <strong>Parlamento</strong> <strong>europeo</strong><br />
Spero che nel caso a cui lei si riferiva, quello dei cefalopodi, saranno rispettate le chiavi di<br />
ripartizione basate sul principio di stabilità relativa e sui diritti storici di pesca in questa<br />
zona di pesca.<br />
Siamo interessati a conoscere l’esito degli incontri programmati nei vari forum e comitati<br />
congiunti al fine di risolvere alcune <strong>del</strong>le questioni tecniche di cui ho parlato nella relazione<br />
e che possono bloccare, come è ancora per il Marocco, una flotta che necessita<br />
disperatamente <strong>del</strong>l’accesso alle possibilità di pesca per cui sta versando ingenti somme di<br />
denaro.<br />
Nonostante tutto ciò, grazie all’innalzamento <strong>del</strong>la durata a quattro anni, il protocollo<br />
resta, insieme al protocollo <strong>del</strong> Marocco, la collaborazione più importante nel settore <strong>del</strong>la<br />
pesca tra Unione europea e i paesi in via di sviluppo, e per questo motivo auspichiamo un<br />
voto contrario ai due emendamenti proposti e la veloce approvazione <strong>del</strong>la proposta <strong>del</strong>la<br />
Commissione.<br />
Cornelis Visser, a nome <strong>del</strong> gruppo PPE-DE. – (NL) L’accordo sulla pesca con la Mauritania,<br />
concluso il 1° agosto 2006, doveva essere esteso quest’anno. All’improvviso, lo scorso 14<br />
dicembre, la Commissione ha consigliato che venisse interrotto in quanto le opportunità<br />
di pesca, in particolare quelle relative alle piccole specie pelagiche, non venivano sfruttare<br />
appieno dalla flotta peschereccia europea.<br />
Per noi è stata una grande sorpresa. I colloqui per la rinegoziazione <strong>del</strong> protocollo sulla<br />
pesca si sono tenuti in parte su pressante richiesta <strong>del</strong> <strong>Parlamento</strong> stesso. Il nuovo protocollo<br />
sottopostoci dalla Commissione presenta tagli ingenti rispetto al precedente: non solo<br />
subiscono un taglio quelle opportunità di pesca relative a specie non sfruttate appieno<br />
negli anni precedenti, ma sono presenti anche ingenti tagli per tutte le specie ittiche: 25<br />
per cento per i cefalopodi, dal 10 al 50 per cento per le specie demersali e 43 per cento per<br />
le pelagiche, mentre per i prossimi anni la compensazione finanziaria versata alla Mauritania<br />
rimane invariata o solo leggermente ridotta. Ci chiediamo se questi tagli siano davvero<br />
necessari e quali siano le ragioni effettive dietro di essi, specialmente perché il settore <strong>del</strong>la<br />
pesca sta vivendo grosse difficoltà a causa <strong>del</strong>la crisi dei prezzi <strong>del</strong> carburante e dei tagli<br />
nelle opportunità di pesca. Di conseguenza non sembrerebbero esserci ragioni ovvie per<br />
limitare ulteriormente le opportunità di pesca, specialmente quando non vi è una necessità<br />
biologica o scientifica di farlo.<br />
Il settore <strong>del</strong>la pesca deve essere in grado di sfruttare ogni opportunità di pesca oggi<br />
disponibile. Una possibilità, ad esempio, potrebbe essere quella di accordare la pesca <strong>del</strong><br />
tonno nel Mediterraneo alla Mauritania. La flotta peschereccia pelagica olandese è stata<br />
anch’essa colpita dalla restrizioni proposte, in particolar modo per merlano nero, aringhe<br />
e maccarelli. E’ tutto riguardo alla Mauritania.<br />
Ancora due parole in merito alle proposte <strong>del</strong>la Commissione. Esse trovano il mio favore,<br />
tranne quelle che riguardano la Mauritania. Ritengo vi siano molti suggerimenti utili per<br />
l’adeguamento <strong>del</strong>la flotta in risposta alla crisi <strong>del</strong> carburante e mi auguro che le nuove<br />
misure siano sufficienti a evitare la perdita di posti di lavoro nel settore.<br />
Rosa Miguélez Ramos, a nome <strong>del</strong> gruppo PSE. – (ES) Signor Presidente, il fatto degno<br />
di nota di questo protocollo è che, sebbene la sua durata sia stata estesa da due a quattro<br />
anni, le opportunità di pesca sono state ridotte.<br />
La distribuzione <strong>del</strong>le licenze previste dal protocollo per la categoria 5 (cefalopodi), per<br />
cui alla Spagna vengono assegnate 24 licenze, non incontrerà il favore <strong>del</strong>l’amministrazione<br />
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