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Discussioni del Parlamento europeo - Europa

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IT<br />

<strong>Discussioni</strong> <strong>del</strong> <strong>Parlamento</strong> <strong>europeo</strong><br />

mobilizzare tali fondi. Confido che verranno intrapresi tutti i passi necessari al fine di<br />

assicurare che ciascuno di quelli con una flotta da pesca possa trarre vantaggio dalle<br />

opportunità offerte dal regolamento.<br />

Daniel Varela Suanzes-Carpegna (PPE-DE). - (ES) Signor Presidente, Commissario<br />

Borg, onorevoli colleghi, in questa discussione c’è una serie di punti che dobbiamo<br />

riconoscere.<br />

Innanzitutto, se il settore ittico non stesse gridando “quel che è troppo è troppo”, ora non<br />

saremmo qui a dibattere l’urgente necessità di adottare misure. Questo è il primo punto.<br />

In secondo luogo, dobbiamo riconoscere che le Istituzioni europee hanno accolto questo<br />

grido di protesta. Il <strong>Parlamento</strong> in particolare ha già adottato una risoluzione sulla crisi nel<br />

corso <strong>del</strong>l’ultima tornata. Inoltre, dobbiamo riconoscere, come abbiamo detto al<br />

Commissario Borg questa mattina, che la Commissione ha agito con prontezza inusuale<br />

nel presentarci il pacchetto di misure che stiamo dibattendo oggi. Dobbiamo esserne tutti<br />

lieti.<br />

E’ tutto risolto, quindi? No, lungi dall’esserlo. Siamo appena all’inizio. La Commissione ha<br />

presentato quello che potremmo chiamare un documento iniziale di prima fase per<br />

affrontare la crisi, un piano di aiuto che si concentra sulla ristrutturazione <strong>del</strong>la flotta. Ora<br />

c’è bisogno che la Commissione presenti un piano per la seconda fase, con la medesima<br />

urgenza, contenente misure per incrementare il rendimento <strong>del</strong>la flotta e migliorare la<br />

commercializzazione, insieme a misure che puntino a promuovere il valore <strong>del</strong> pescato al<br />

primo punto di vendita, misure per le quali non abbiamo ancora alcun programma preciso.<br />

Ciononostante, il Consiglio e i governi degli Stati membri devono applicare le misure,<br />

agendo con la stessa prontezza <strong>del</strong>la Commissione e <strong>del</strong> <strong>Parlamento</strong>, e, in linea con le<br />

nostre richieste, devono incrementare i controlli sui prodotti ittici importati e lanciare<br />

campagne di informazione per i consumatori, per promuovere gli interessi dei pescatori.<br />

Se questo piano non dovesse concretizzarsi e rimanessimo con quello che abbiamo sul<br />

tavolo oggi, onorevole Borg, tutto ciò che avremmo sarebbe un’operazione ingegnosa e<br />

generosa che approfitta <strong>del</strong>la crisi corrente per ridurre la flotta da pesca, invece che<br />

aumentarne la redditività e salvarla dalla grave crisi davanti alla quale si trova oggi.<br />

Luis Manuel Capoulas Santos (PSE). – (PT) Signor Presidente, signor Commissario,<br />

onorevoli colleghi, il settore <strong>del</strong>la pesca è sicuramente il settore economico che<br />

maggiormente soffre <strong>del</strong>l’attuale crisi petrolifera. Lo sappiamo tutti. Pertanto accogliamo<br />

con favore il segnale politico dato dalla Commissione con questo pacchetto di misure. Non<br />

sarà il <strong>Parlamento</strong> <strong>europeo</strong> a porre ostacoli alla sua rapida approvazione, così come hanno<br />

dichiarato i miei onorevoli colleghi.<br />

Sappiamo che non ci sono soluzioni magiche, vista la portata <strong>del</strong> problema. Ciononostante,<br />

dopo aver analizzato le proposte <strong>del</strong>la Commissione, non posso nascondere la mia enorme<br />

<strong>del</strong>usione. Tutte le misure puntano in una direzione: una riduzione <strong>del</strong> numero dei<br />

pescherecci. Perfino le presunte misure di emergenza, quali la cessazione temporanea,<br />

sono associate a riduzioni obbligatorie <strong>del</strong>la flotta.<br />

Non capisco perché le misure <strong>del</strong>ineate nell’articolo 7 escludano la sostituzione dei motori,<br />

così come è difficile capire perché i piani di adeguamento <strong>del</strong>la flotta dovrebbero coprire<br />

pescherecci con costi energetici equivalenti a più <strong>del</strong> 30 per cento dei costi di produzione.<br />

E gli altri pescherecci, signor Commissario, che li comprendono quasi tutti, eccetto i<br />

09-07-2008

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