Discussioni del Parlamento europeo - Europa
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IT<br />
<strong>Discussioni</strong> <strong>del</strong> <strong>Parlamento</strong> <strong>europeo</strong><br />
Il coinvolgimento <strong>del</strong>la Cina a livello internazionale, come nella risoluzione <strong>del</strong>le maggiori<br />
regionali e globali, è di grande importanza per l’Unione europea. L’Unione ha inoltre lo<br />
scopo di incoraggiare lo sviluppo e le riforme in Cina a beneficio non solo <strong>del</strong> paese stesso,<br />
ma anche – date le sue dimensioni – <strong>del</strong>l’intero pianeta, perciò è in questo contesto che<br />
abbiamo seguito con seria preoccupazione le conseguenze <strong>del</strong> terremoto che in maggio<br />
ha colpito la provincia <strong>del</strong> Sichuan e accertato la portata <strong>del</strong> disastro; con più di 70 000<br />
morti e 18 000 dispersi, il sacrificio finale oltrepassa gli 80 000 individui. Inoltre, più di<br />
5 milioni di persone hanno perso la loro casa. Per molte settimane, il terremoto e le sue<br />
gravi conseguenze umane e materiali hanno portato la Cina a mobilitare il suo intero<br />
apparato e la comunità internazionale ha riconosciuto gli sforzi compiuti dalla Cina per<br />
rispondere velocemente e con efficacia al disastro.<br />
L’Unione europea ha risposto velocemente fornendo aiuti umanitari e il meccanismo<br />
comunitario di protezione civile è stato immediatamente attivato il 13 maggio per<br />
coordinare gli aiuti in natura dagli Stati membri; aiuti per un totale di 25 milioni di euro<br />
forniti dalla Comunità europea, inclusi gli Stati membri – di cui 2,2 milioni di euro sono<br />
stati forniti dalla Commissione – sono stati veicolati attraverso la Croce rossa.<br />
Parlando in generale, constatiamo che la Cina ha giocato un ruolo effettivo durante le<br />
operazioni di soccorso e che, con l’assistenza <strong>del</strong>la comunità internazionale, sta compiendo<br />
sforzi considerevoli per arginare le conseguenze <strong>del</strong> disastro. Le autorità cinesi sono state<br />
molto aperte verso gli aiuti internazionali e verso la copertura dei media durante questo<br />
avvenimento; quindi, vorremmo rendere loro lode per il notevole sussidio e per gli sforzi<br />
di ricostruzione.<br />
D’altra parte, com’è noto, abbiamo seguito da vicino e con un po’ di preoccupazione, gli<br />
avvenimenti <strong>del</strong> Tibet e continuiamo a tenere sotto stretto controllo i futuri sviluppi <strong>del</strong>la<br />
regione. Nella dichiarazione fatta dalla Presidenza slovena il 17 marzo a nome <strong>del</strong>l’Unione<br />
europea, quest’ultima ha espresso la propria profonda apprensione in merito ai continui<br />
aggiornamenti sulle agitazioni in Tibet e ha portato la propria partecipazione e le proprie<br />
condoglianze alle famiglie <strong>del</strong>le vittime. E’ stata invocata la moderazione da più parti e le<br />
autorità cinesi sono state incoraggiate a trattenersi dall’usare la forza, così come è stato<br />
chiesto ai dimostranti di desistere dalle violenze.<br />
Nel nostro messaggio alle autorità cinesi, abbiamo chiesto di intavolare un dialogo con il<br />
Dalai Lama per discutere <strong>del</strong>le questioni chiave, come la preservazione <strong>del</strong>la cultura, <strong>del</strong>la<br />
religione e <strong>del</strong>le tradizioni tibetane. Abbiamo anche spinto affinché le informazioni fossero<br />
trasparenti e affinché a media, diplomatici, turisti e agenti <strong>del</strong>l’ONU fosse concesso libero<br />
accesso al Tibet. Il Tibet è stato nuovamente aperto ai turisti alla metà di giugno.<br />
Abbiamo inoltre approvato l’incontro informale che si è tenuto il 4 maggio tra le autorità<br />
cinesi e gli inviati <strong>del</strong> Dalai Lama; crediamo che questo sia un passo nella giusta direzione<br />
e abbiamo espresso la speranza che ciò possa condurre a un ulteriore ciclo di dialoghi<br />
costruttivi con il Dalai Lama. Le autorità cinesi e i rappresentanti <strong>del</strong> Dalai Lama si sono<br />
ancora incontrati l’1, il 2 e il 3 luglio a Pechino. E’ ovviamente troppo presto per<br />
commentare questa tornata di conferenze, ma speriamo che da entrambe le parti si possa<br />
procedere in maniera costruttiva.<br />
Le autorità cinesi hanno confermato che il governo centrale di Pechino e il rappresentante<br />
<strong>del</strong> Dalai Lama si sono accordati per tenersi in contatto e per continuare le loro<br />
consultazioni; hanno anche espresso la speranza che il Tibet possa essere riaperto ai<br />
09-07-2008