Discussioni del Parlamento europeo - Europa

09-07-2008
IT
Discussioni del Parlamento europeo
Come vi ho spiegato appena tre settimane fa, il settore della pesca si trova di fronte a una
crisi strutturale e di lunga durata. Per anni la flotta dell’UE ha sofferto di un circolo vizioso
di sovraccapacità, pesca eccessiva e rendimento in declino. Allo stesso tempo, i pescatori
non hanno potuto beneficiare della riduzione dell’offerta e dell’aumento dei prezzi al
dettaglio per i prodotti ittici. Il risultato è una diminuzione degli utili, che rende il settore
più vulnerabile di altri ad una drastica crescita dei costi, come abbiamo visto per il prezzo
del petrolio.
La Commissione comprende la necessità di un’azione coordinata a livello europeo, al fine
di evitare una grave crisi e assicurare che il problema venga veramente affrontato in maniera
decisa. Questo significa non solo fornire la possibilità di aiuti di emergenza, ma anche
impegnarsi a risolvere finalmente il problema che sta alla base, quello della sovraccapacità,
che sta rendendo vani tutti i nostri tentativi di rendere l’industria nuovamente sostenibile
e redditizia.
Per questi motivi, la Commissione ha proposto un pacchetto di misure di emergenza per
far fronte ai problemi sociali e economici immediati causati dal drammatico aumento del
prezzo del petrolio, affrontando allo stesso tempo anche i problemi strutturali di base della
flotta europea. Credo sia di vitale importanza concentrare gli aiuti sulle flotte più dipendenti
dal carburante e che più risentono dell'attuale situazione di sovraccapacità.
Proponiamo pertanto che gli Stati membri possano immediatamente concedere aiuti per
cessazione temporanea, come misura iniziale per la ristrutturazione, e che possano istituire
dei piani di adeguamento della flotta, nell'ambito dei quali saranno eliminati i limiti di
accesso ai premi per la cessazione definitiva delle attività di pesca (demolizione). Per le navi
partecipanti a tali piani, verrebbero messi a disposizione aiuti supplementari per la
cessazione temporanea, la modernizzazione e una maggiore efficienza energetica. Aiuti
al disarmo parziale verrebbero concessi agli operatori che sostituiscono vecchi pescherecci
di grandi dimensioni con pescherecci più piccoli e più efficienti sotto il profilo energetico.
Sulla base di ulteriori analisi economiche, si potrebbe anche considerare la possibilità di
apportare alcune modifiche al regime degli aiuti de minimis per la pesca. Inoltre, proporremo
disposizioni che consentano riduzioni temporanee dei contributi previdenziali a carico
dei dipendenti.
Sono inoltre previste diverse iniziative specifiche volte a promuovere il valore del pescato
al primo punto di vendita. La Commissione prevede di prestare assistenza per progetti ad
hoc in questo settore, da aggiungere ai fondi disponibili nell'ambito del Fondo europeo
della pesca. Sono infine previste altre misure volte a incoraggiare il passaggio a tecnologie
che consentano un risparmio energetico, ad attenuare l'impatto socioeconomico della crisi
e a agevolare la riprogrammazione e l'erogazione di fondi del FEP.
Le misure citate consisteranno in deroghe temporanee alle regole del Fondo europeo della
pesca, al fine di sostenere un adattamento più rapido della flotta dell’UE alla situazione
attuale e fornire aiuto temporaneo durante la fase di transizione.
Credo che queste misure aiuteranno a dare un’importante spinta all’industria perché si
adatti strutturalmente, rendendo al tempo stesso più facile la transizione per i pescatori, i
proprietari di pescherecci e le persone impiegate nei servizi di supporto nel periodo di
adeguamento. La Commissione ha tenuto con il settore una discussione in materia molto
importante e costruttiva e il settore dà il suo generale appoggio alle nostre iniziative.
193