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Discussioni del Parlamento europeo - Europa

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09-07-2008<br />

IT<br />

<strong>Discussioni</strong> <strong>del</strong> <strong>Parlamento</strong> <strong>europeo</strong><br />

Molto spesso quando le persone hanno un problema, che si tratti di agricoltori o pescatori,<br />

dicono che l’<strong>Europa</strong> reagisce troppo lentamente. In questo caso, non abbiamo reagito<br />

molto rapidamente, ma almeno c’è stata una certa celerità nel raggiungimento <strong>del</strong>la<br />

posizione in cui siamo ora.<br />

Tuttavia, come altri hanno detto, abbiamo soltanto un documento. E’ complesso, è un po’<br />

come il Trattato di Lisbona e spero verrà accettato, sicuramente in Irlanda, dove il Trattato<br />

di Lisbona non è stato accettato.<br />

Colm Burke (PPE-DE). - (EN) Signor Presidente, accolgo con favore le proposte <strong>del</strong>la<br />

Commissione. Un anno fa, in questo periodo, ho visitato la mia circoscrizione a<br />

Casteltownbere. In quel periodo, nel luglio 2007, i pescatori si trovavano in una situazione<br />

piuttosto difficile, per quel che riguarda l’intero settore. Dodici mesi dopo, ora stiamo<br />

affrontando i problemi e accolgo con favore le proposte presentate dalla Commissione<br />

qui oggi.<br />

Tuttavia, è necessaria una reazione anche da parte degli Stati membri in altre aree in<br />

relazione all’intero settore ittico. L’intera questione che ha sollevato nel suo memorandum<br />

sulla quantità, qualità e offerta è molto importante e significa assicurare che le persone che<br />

producono e forniscono il pesce ricevano un compenso adeguato per il lavoro che svolgono.<br />

Credo che, alla fine, mentre il consumatore paga, sono gli intermediari che ci guadagnano<br />

maggiormente. Credo che uno dei punti che necessitano di cambiamento sia tutto il campo<br />

<strong>del</strong>l’etichettatura volontaria. Dobbiamo introdurre un meccanismo per identificare con<br />

chiarezza il prodotto che arriva da paesi terzi e, in molto casi, il prodotto che non viene<br />

catturato in conformità con i regolamenti. Credo siano necessari dei cambiamenti in questo<br />

campo. Ci sono troppo prodotti che arrivano nell’UE che non vengono catturati nel rispetto<br />

dei regolamenti e non stiamo facendo abbastanza in questo campo per assicurare le stesse<br />

condizioni a tutti all’interno <strong>del</strong>l’UE. Credo questo sia un campo importante sui cui lavorare.<br />

Pur accogliendo con favore questi regolamenti e queste proposte, credo che dobbiamo<br />

anche applicare i regolamenti esistenti per i prodotti importati da paesi terzi.<br />

Avril Doyle (PPE-DE). - (EN) Signor Presidente, vorrei porre una domanda specifica<br />

che è emersa questa mattina nella commissione per la pesca, sollevata dalla mia onorevole<br />

collega Carmen Fraga Estévez e me. L’articolo 12, paragrafo 3 stabilisce che un piano di<br />

adeguamento <strong>del</strong>la flotta deve riguardare soltanto flotte in cui i costi <strong>del</strong>l’energia<br />

rappresentino in media almeno il 30 per cento dei costi di produzione, sulla base <strong>del</strong><br />

fatturato <strong>del</strong> 2007, <strong>del</strong>la flotta interessata da questo piano.<br />

Ci può garantire e mettere a verbale che anche i primi sei mesi <strong>del</strong> 2008 potranno essere<br />

presi in considerazione nella compilazione di tali dati, poiché sono stati sei mesi<br />

particolarmente negativi in termini <strong>del</strong>l’effettivo incremento in percentuale dei costi<br />

energetici <strong>del</strong>la flotta, in particolare con riferimento agli aspetti più vulnerabili <strong>del</strong>le nostre<br />

flotte?<br />

Catherine Stihler (PSE). - (EN) Signor Presidente, dal momento che ci è consentito porre<br />

un’altra domanda, vorrei rivolgere la seguente domanda al signor Commissario. Alla luce<br />

dei programmi di disarmo parziale e <strong>del</strong>la proposta <strong>del</strong>l’eventuale riassegnazione <strong>del</strong> 25<br />

per cento <strong>del</strong>la capacità di pesca permanentemente ritirata ai nuovi pescherecci, nella<br />

pratica questo significherebbe la reintroduzione di dannose sovvenzioni per la costruzione<br />

di pescherecci?<br />

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