Discussioni del Parlamento europeo - Europa
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09-07-2008<br />
IT<br />
<strong>Discussioni</strong> <strong>del</strong> <strong>Parlamento</strong> <strong>europeo</strong><br />
Il mercato unico permette ai cittadini di muoversi liberamente all’interno <strong>del</strong>l’Unione<br />
europea. E noi siamo ansiosi di incoraggiare questo fatto. I cittadini possono sentirsi sicuri<br />
<strong>del</strong> fatto che i diritti sociali viaggiano con loro, che le loro pensioni sono in ordine,<br />
indifferentemente dal luogo in cui si trovano a vivere o a lavorare e che la protezione dei<br />
cittadini è garantita, dappertutto in <strong>Europa</strong>, non solo per loro stessi ma anche per le loro<br />
famiglie. Questa è la cooperazione europea come dovrebbe essere.<br />
Zuzana Roithová, relatore per parere <strong>del</strong>la commissione per i diritti <strong>del</strong>la donna e l’uguaglianza<br />
di genere. − (CS) Onorevoli colleghi, in quanto relatore on the opinion per questa relazione,<br />
mi dispiace che la Commissione responsabile non abbia adottato le mie proposte chiave.<br />
Ancora una volta ha sprecato l’occasione di assicurare chiare normative per i provvedimenti<br />
di sicurezza sociale applicati a tutte le famiglie dei membri in movimento attraverso gli<br />
Stati membri, in merito al rimborso nel rispetto <strong>del</strong>la struttura sanitaria non urgente, in<br />
accordo con i giudizi <strong>del</strong>la Corte di giustizia europea. In conseguenza, dobbiamo ancora<br />
chiarire che la quantità di rimborsi per le cure pianificate all’estero dovrebbe corrispondere,<br />
al minimo, al costo di cure simili a quelle <strong>del</strong> paese in cui il paziente è assicurato. Il cittadino<br />
che sta pianificando di avvantaggiarsi di cure ospedaliere deve richiedere il permesso in<br />
anticipo ma ha il diritto di fare appello se la sua domanda viene rifiutata. La notifica<br />
anticipata per il trattamento <strong>del</strong> paziente non è vincolante. I cittadini non dovranno<br />
attendere che la nuova direttiva in merito alla sanità transfrontaliera venga adottata, sebbene<br />
il rimborso dei costi sia parte di questo regolamento. In più, la direttiva non apporterà un<br />
contributo significativo in merito alla sussidiarietà <strong>del</strong>le strutture sanitarie, ma adottando<br />
questa politica potrebbe venire ritardata, forse per anni. Mi dispiace che la Commissione<br />
per i problemi economici e monetari sottovaluti questo punto di vista. A parte questo, la<br />
relazione è ottima e la appoggerò.<br />
Gabriele Stauner, a nome <strong>del</strong> gruppo PPE-DE. – (DE) Signora Presidente, vorrei parlare<br />
a proposito <strong>del</strong>la relazione di Lambert sull’estensione <strong>del</strong> regolamento, che riferisce i<br />
particolari <strong>del</strong> coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale.<br />
Come riferito dal relatore, il proposito <strong>del</strong> regolamento è il coordinamento, non<br />
l’armonizzazione, per la quale non abbiamo in nessun caso nell’UE alcuna base legale.<br />
Tuttavia, alcuni emendamenti adottati dalla Commissione per l’impiego e gli affari sociali<br />
vanno oltre il coordinamento e formano le basi per nuove competenze e servizi. Nella<br />
nostra opinione, per esempio, non è necessario che alla Commissione sia dato il potere di<br />
stabilire il suo centrale e neutrale database, il quale venga gestito indipendentemente, al<br />
fine di assicurare pronti pagamenti ai cittadini. Questo è dovere degli Stati membri, che lo<br />
hanno perfezionato fino ad ora e che, inoltre, hanno attualmente <strong>del</strong>ineato un corpus di<br />
collegamenti a questo proposito. Per i cittadini che cercano consiglio, è inoltre più<br />
conveniente e riservato rivolgersi alle autorità degli Stati membri e non ad un lontano e<br />
anonimo database <strong>del</strong>la Commissione. Vorrei pertanto sollevare la questione con il<br />
Commissario specificamente su questo punto.<br />
Né dobbiamo considerare appropriato che ogni persona disabile assicurata si debba<br />
sobbarcare i costi di viaggio e di permanenza <strong>del</strong>la persona che la accompagna. Il pagamento<br />
dei costi di viaggio per la persona accompagnatrice deve essere collegato al concetto di<br />
invalidità grave, che è in ogni caso largamente e perfettamente definito dalla legge negli<br />
Stati membri.<br />
Crediamo inoltre che le persone disoccupate che hanno fallito nell’eseguire le obbligazioni<br />
per l’impiego nel loro paese, in particolare che non hanno seguito tutte le fasi richieste per<br />
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