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la civiltà nuragica - Sardegna Cultura

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La continuità progressiva e diversiva degli<br />

edit izi è marcata soprattutto dall’aspetto dell’opera<br />

muraria. Un gruppo di pozzi, che<br />

sembra essere più antico almeno nel<strong>la</strong><br />

magfCYor parte degli esempi, fa vedere un<br />

fabbricato di tecnica nuravera e propria.Sono<br />

costruiti cioè, cjho detto per alcuni templi<br />

riferiti al<strong>la</strong>sc Icon pietre non squadrate, ma<br />

lsiate ,,Oasi al naturale (opera poligonak)<br />

oppwcshzzate in paralle lepipedi irrego<strong>la</strong>ri<br />

(opera subquadrata). Le camere dei pozzi<br />

sono camere di nuraghe interrate.<br />

L’altro gruppo si distingue perché le murature,<br />

all’esterno e all’interno, sono di pietre<br />

tagliate a squadro con lo scalpello (opera<br />

quadrata). In questo secondo gruppo si può<br />

introdurre un’ui terior distinzione. Vi sOli’)<br />

pozzi nei quali le strutture salgono a fi<strong>la</strong>ri<br />

sovrapposii in aggetto, con <strong>la</strong> suprficie a<br />

vista delle pietre, verticale. Altri pozzi<br />

mostrano i paramenti tirati su a parabo<strong>la</strong><br />

lungo <strong>la</strong> quale i conci ben tagliati si sovrappongono<br />

obliquamente, il concio superiore<br />

Fig. 196. Veduta prospettica dall’alto e sezione del pozzo<br />

sacro di S. Vittoria Serri (NU)<br />

leggermente in ritiro rispetto all’inferiore. In<br />

questi ultimi pozzi si osserva una tecnica<br />

moderna, una sorta cli new fashion che, se<br />

non rive<strong>la</strong> proprio una rottura del<strong>la</strong> tradizione<br />

architettonica, dimostra almeno una linea più<br />

avanzata, una sensibilitìi artistica più raffinata<br />

in confronto al vecchio modo di costruire.<br />

Cosa che notavano gli scrittori c<strong>la</strong>ssici,<br />

distinguendo nel<strong>la</strong> <strong>Sardegna</strong> antica monumenti<br />

di ritmo perfetto (tholoi in partico<strong>la</strong>re)<br />

e costruzioni fatte al<strong>la</strong> maniera arcaica dei<br />

Greci (intendi inicenei).<br />

Esemplificano il primo gruppo i templi di<br />

Sant’Anastasia-Sardara, Su Putzu-Orroli,<br />

Funtana Cobertai-Bal <strong>la</strong>o, Cuccuru Nuraxi-<br />

Setlimo, is Pirois-Vil<strong>la</strong>putzu ecc. Esempi del<br />

secondo gruppo sono, per <strong>la</strong> struttura a fi<strong>la</strong>ri<br />

in aggetto, i pozzi di Santa Vittoria, Coni-<br />

Nuragus, Losa-Abbasanta; per <strong>la</strong> struttura a<br />

conci obliqui strapiombanti i pozzi di Predio<br />

Canòpoli-Perfugas, SU Tempiesu-Orune e,<br />

più elegante e più prezioso di tutti architettonicamente,<br />

Santa Ci’istina-Paulilátino<br />

(hgg. 193-194).<br />

Di partico<strong>la</strong>re interesse, nei templi del secondo<br />

gruppo ed in taluni del primo successivamente<br />

ristrutturati (S. Anastasia), sono le<br />

facciate decorate. Con esse, sul substrato dell’arcaica<br />

architettura liscia, del tutto<br />

sIrllIlz!ralc, si introduce <strong>la</strong> novità dell’architettura<br />

orna;ne,iia!e che si accorda con i sofisticati<br />

paramenti in opera isodoma dei pozzi<br />

recenti, o nasconde le rozze murature dei<br />

più antichi come in un terso scrigno. Queste<br />

facciate, nel pozzo di Su Tempiesu, si presentano<br />

a forma di timpano stretto ed erto sormontato<br />

da fasci di spade in bronzo nel fastigio;<br />

a Sant’Anastasia e Santa Vittoria, spaziano<br />

in piano coronate da trabeazioni e cornici<br />

orizzontali modinate a bozze e dentelli.<br />

Il campo di facciata è modu<strong>la</strong>to da decorazioni<br />

p<strong>la</strong>stiche o grafiche. Le prime sono<br />

costituite da teste taurine in rilievo e da bozze<br />

Fig. 197. Vil<strong>la</strong>ggio-santuario di S. Vittoria, Serri (NU):<br />

veduta aerea del <strong>la</strong>to occidentale del complesso (area temp<strong>la</strong>re)<br />

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