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la civiltà nuragica - Sardegna Cultura

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no lo svolgimento nel tempo del semplice<br />

ed elementare archetipo provvisto<br />

d’un unico vano terreno, <strong>la</strong> cui sommità<br />

era accessibile da una sca<strong>la</strong> lignea esterna.<br />

Il sistema di scale incassate e nascoste<br />

dentro <strong>la</strong> muratura, sarà venuto<br />

ovviamente in seguito: prima 1a variante<br />

di camera, che rientra ad ogni piano nei<br />

vani evitando di perforare l’intera massa<br />

del vivo murario senza compromettere <strong>la</strong><br />

staticità delle più robuste strutture; poi <strong>la</strong><br />

variante d’andito, quasi di norma sul<strong>la</strong><br />

sinistra di chi entra di fronte al<strong>la</strong> « garetta<br />

», che corre in continuità nel pieno del<br />

muro, con una pausa ad ogni ripiano<br />

sul<strong>la</strong> soglia delle « ogive illuminate da<br />

un finestrone architravato (talvolta alleggerito<br />

da spiraglio triango<strong>la</strong>re di scarico<br />

come a Micene). E’ un ritrovato tecnico<br />

quest’ultimo di maggiore confidenza<br />

costruttiva, più progredito e recente dell’altro,<br />

almeno in linea teorica.<br />

Motivo delle torri a piani plurimi,<br />

oltre l’istanza monumentale pur come<br />

segno di potere, fu quello di ottenere in<br />

elevazione lo spazio abbastanza carente<br />

in piano, negli stessi nuraghi di un certo<br />

respiro ambientale, come il Santu Antine<br />

(m. 5,46 di diametro x 7,93 d’altezza).<br />

Anche nelle torri a un solo piano con terrazzo,<br />

sebbene raramente, si scompartisce<br />

in due sezioni orizzontali l’ogiva, per<br />

mezzo d’un so<strong>la</strong>io di legno sospeso ad<br />

altezza dal pavimento su travi incastrate<br />

in incavi delle pareti. E’ un espediente<br />

riscontrato nel nuraghe Giorba-Alghero,<br />

un 1110110_ torre di calcare a file rego<strong>la</strong>ri<br />

di blocchi quadrango<strong>la</strong>ri e rettango<strong>la</strong>ri,<br />

più grandi e meno curati al<strong>la</strong> base,<br />

con andito marginato da sca<strong>la</strong> e « garetta<br />

», camera tondeggiante di m. 4,50-4,75<br />

di diametro, con tre celle a ragge<strong>la</strong> nel<strong>la</strong><br />

destra dalle quali muove dal piano una<br />

Fig. 35. Parte inferiore del<strong>la</strong> stele centinata del<strong>la</strong> tomba di<br />

giganti di Preda Rhua Oliena (NU)<br />

sca<strong>la</strong> intermuraria di servizio che raggiunge,<br />

attraverso un’apertura sopraelevata<br />

dal pavimento, il so<strong>la</strong>io ligneo. Una<br />

conforme strutturazione sarebbe da<br />

immaginare, almeno per meta dell’ampiezza,<br />

nel<strong>la</strong> thu/os senza nicchie del<br />

nuraghe Is Paras di Isili, d’un sol piano<br />

terrazzato in belle assise di calcare. Va<br />

rilevato, però, che <strong>la</strong> divisione avrebbe<br />

qui disturbato e alterato <strong>la</strong> continuità<br />

armonica del<strong>la</strong> « tholos »: <strong>la</strong> maggiore<br />

del<strong>la</strong> <strong>Sardegna</strong> (m. 6,40 di diam. x 11,30<br />

d’alt., indice 1,76), i cui 33 anelli di lunghi<br />

e scelti blocchi parallelepipedi ricordano<br />

per le fattezze le « Xo’c pao-rç<br />

p’o‘> dello scritto pseudoaristotelico.<br />

Una soffittatura tutta di legno, poggiata<br />

su riseghe del vano-torre in corrispondenza<br />

ai due piani superiori, sostituiva <strong>la</strong><br />

sovrapposizione di ogive in muratura del<br />

nuraghe Oes di Torralba: un cono in<br />

basalto, ampio e maestoso, dal profilo<br />

rego<strong>la</strong>re e uniforme da ogni parte, a file<br />

di pietre sempre minori nelle proporzioni<br />

e sempre più accurate nel <strong>la</strong>voro sino<br />

a determinare, nei giri prossimi al<strong>la</strong> sommità<br />

svettata, un paramento quasi isodomo.<br />

La struttura delle torri si realizza fondamentalmente<br />

in due c<strong>la</strong>ssi di opera<br />

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