22.01.2015 Views

la civiltà nuragica - Sardegna Cultura

la civiltà nuragica - Sardegna Cultura

la civiltà nuragica - Sardegna Cultura

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

2,30. Vi si entra per una porta architravata, di<br />

luce rettango<strong>la</strong>re, esposta variamente da NE<br />

a S, di m. 1/0,75 di <strong>la</strong>rghezza e 1,60/1,18<br />

d’altezza sul riempiticcio. All’interno, per<br />

via del<strong>la</strong> colmata, non si vede traccia alcuna<br />

di tramezzi o adattamenti a tettoia che vi<br />

poterono essere, anche di frasche. Il carattere<br />

militare dei recinti, veri e propri «castra », è<br />

confermato da proiettili di fionda del peso<br />

medio di 460 gr. I recinti (muras in lingua<br />

sarda) costituivano degli avamposti fissi di<br />

truppe nuragiche contro <strong>la</strong> fortificazione cartaginese<br />

di S. Simeone, distante poco meno<br />

di due chilometri, costruita nel V secolo a.C.<br />

La prossimità ai recinti di Mura Cariasas di<br />

tombe megalitiche di tipo arcaico indica che<br />

gli antichi seppellimenti, adoperati dai<br />

militari, non erano andati in desuetudine,<br />

sebbene non se ne facessero più di nuovi.<br />

Anche i nuraghi continuavano ad essere<br />

usati nel<strong>la</strong> difesa se Livio par<strong>la</strong> di « castra »<br />

per le guerre tra Roma e gli Ilienses (popoli<br />

del<strong>la</strong> Barbagia) e altri autori c<strong>la</strong>ssici di « spelonche<br />

» e « abitazioni sotterranee » nelle<br />

quali si nascondevano i « guerriglieri » indigeni<br />

per farne poi improvvise sortite. Vi si<br />

riconoscono caverne naturali ma pure nuraghi<br />

interrati a causa di rovina. Tra le montagne<br />

del centro selvaggio e inaccessibile duravano<br />

forme di religione remotissime, come il<br />

culto dei menhirs: se ne contano 125 nel<strong>la</strong><br />

Provincia di Nuoro e 53 nel<strong>la</strong> so<strong>la</strong> Barbagia<br />

di Ollo<strong>la</strong>i. Per altro verso, il territorio più<br />

interno, salvo eccezionali e superficiali presenze<br />

al margine, è vuoto di tracce archeologiche<br />

di civiltà fenicio-punica. Il che significa<br />

persistenza del<strong>la</strong> cultura <strong>nuragica</strong>, o<br />

comunque locale.<br />

Purtroppo, <strong>la</strong> ricerca nelle zone interne<br />

dell’iso<strong>la</strong>, specie in quelle di montagna iso<strong>la</strong>te<br />

e conservative, non è stata condotta ancora<br />

al punto di raccogliere dati positivi per<br />

dimostrare, più estesamente nei fatti, <strong>la</strong> continuità,<br />

ovvia in teoria e suggerita dalle fonti<br />

letterarie, del<strong>la</strong> civiltà <strong>nuragica</strong> in pieno<br />

dominio cartaginese del resto del<strong>la</strong> <strong>Sardegna</strong>.<br />

Non possiamo non immaginare che<br />

forme di vita materiale di questa civiltà, a<br />

parte psicologia, morale e consuetudini vive<br />

in Barbàgia ancor oggi e resistenti al<strong>la</strong><br />

civiltà industriale, abbiano a lungo durato,<br />

più o meno inalterate, penetrando <strong>la</strong>rgamente<br />

in età storica.<br />

Resta dunque il problema di colmare con<br />

contenuti oggettivi, più validi dei pochi posseduti,<br />

il periodo di più di 400 anni passati<br />

tra l’esplicarsi delle attività delle popo<strong>la</strong>zioni<br />

nuragiche montane attraverso segni esteriori<br />

caratteristici e datati e <strong>la</strong> conquista romana<br />

del<strong>la</strong> zona di loro residenza. Il problema si<br />

estende al<strong>la</strong> ricostruzione storico-culturale<br />

delle comunità « barbaricine nell’insieme,<br />

per il medesimo periodo, perché un vuoto di<br />

vita è evidentemente impensabile.<br />

Si capisce che ricerche e studi devono<br />

interessare anche tutta <strong>la</strong> dimensione, nello<br />

spazio e nel tempo, del<strong>la</strong> civiltà <strong>nuragica</strong>, le<br />

sue specificità e re<strong>la</strong>zioni, <strong>la</strong> lunga tradizione<br />

e le trasformazioni. Al riguardo, qualcosa si<br />

è fatto, e queste pagine lo dimostrano. Ma il<br />

più resta da fare.<br />

Il presente <strong>la</strong>voro più che a conclusione<br />

(chè sarebbe arroganza scientifica e intellettuale)<br />

serva di stimolo per ulteriori necessari<br />

approfondimenti di un’epoca ancora<br />

piena di segreti.<br />

219

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!