22.01.2015 Views

la civiltà nuragica - Sardegna Cultura

la civiltà nuragica - Sardegna Cultura

la civiltà nuragica - Sardegna Cultura

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

centrale dominata dal nucleo del cono maggiore.<br />

Secondo il numero dei salienti<br />

turnformi, si distinguono nuraghi trilobati,<br />

con corpo triango<strong>la</strong>re e torri nei tre vertici, a<br />

profilo di cortina rettilineo (Pranu Nuracci-<br />

Sinis), curvilineo concentrico (Longu-Cùgi<br />

ieri) o concavo-convesso (Losa-Abbasanta,<br />

Santu Antine-Torralba); quadrilobati, con<br />

corpo quadrango<strong>la</strong>re o romboidale e torri nei<br />

quattro vertici, a cortine profi<strong>la</strong>te in retta (Sa<br />

Serra-Orroli, Su Nuraxi-Barùmini) od ondu<strong>la</strong>te<br />

(S. Bàrbara-Macomér); pentalobati<br />

ed esalobati, con cinque o sei torri all’incontro<br />

dei muri rettilinei di congiunzione<br />

(OrrùbiuOrroli e Valenza-Nuragus per i<br />

Fig. 57. Pianta del pozzo sacro di Abini, Teti (NU)<br />

rispettivi schemi).<br />

I nuraghi polilobati, che a volte assumono<br />

dimensioni gigantesche, costituiscono sistemi<br />

difensivi i quali in seguito si ampliarono<br />

con dispositivi architettonici molto più<br />

importanti, destinati a rinforzare <strong>la</strong> sicurezza<br />

del già imponente ed efficace bastione del<br />

nuraghe complesso. Si tratta di esempi di<br />

arte militare molto evoluti, nei quali confluiscono,<br />

da una parte, il felice risultato di<br />

formule e soluzioni architettoniche del<strong>la</strong> civiltà<br />

locale, e, per altra, il riflesso delle conoscenze<br />

e degli insegnamenti dell’arte fortificatoria<br />

di popoli esterni che non si riesce<br />

bene a identificare. Questi grandiosi e complessi<br />

edifici fortificati - veri e propri castelli<br />

si opposero all’impeto degli assalti a sorpresa<br />

delle truppe indigene nelle guerre<br />

tribali tra « cantone » e « cantone» nuragico.<br />

Ma, soprattutto, dovettero sostenere il<br />

prolungato attacco di eserciti invasori, forse<br />

armati di congegni militari tra i più efficaci,<br />

come arieti e altre macchine di<br />

attacco e di tiro.<br />

Il sistema di massima sicurezza consiste<br />

nel circondare il bastione polilobato con torri<br />

e cortine munite di feritoie in unico o<br />

duplice ordine e talvolta espanse in bal<strong>la</strong>toi<br />

sospesi su mensole usati come piombatoio<br />

(Su Nuraxi-Barùmini, Genna Maria-<br />

Vil<strong>la</strong>novaforru, Santu Antine-Torralba). Si<br />

aggiunse, all’esterno, un grande antemurale<br />

o sistema avanzato di torri unite da muri rettilinei,<br />

pur esso munito, nelle torri e nelle<br />

cortine, di feritoie e di spalti per <strong>la</strong> ronda e<br />

per il tiro. Si tratta d’una concezione difensiva<br />

di linee concentriche terrazzate, nel<strong>la</strong><br />

quale cioè le differenti parti si vanno elevando<br />

in gradoni destinati all’artiglieria<br />

(frecce, giavellotti, pietre ed altri materiali<br />

bellici) dal campo circondante al centro del<strong>la</strong><br />

fortezza. Il tutto culmina nel nucleo riservato<br />

all’osservazione e al posto centrale<br />

di comando. Il nuraghe di Barùmini permette<br />

di formarsi un’idea chiara delle diverse<br />

64

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!