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la civiltà nuragica - Sardegna Cultura

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tonda per <strong>la</strong> riunione federale dei capi che<br />

guidavano le folle dei loro sudditi pellegrini<br />

a] santuario e vi celebravano il « focdus politico;<br />

un complesso di abitazioni per i custodi<br />

e di fabbriche per l’organizzazione, <strong>la</strong> tenuta<br />

e <strong>la</strong> rego<strong>la</strong>ta gestione dell’area sacra e delle<br />

pertinenze private e pubbliche.<br />

In questo insieme non è senza interesse,<br />

mostrando una diversa forma temp<strong>la</strong>re, il sacello<br />

rettango<strong>la</strong>re in prossimità del pozzo,<br />

entro il recinto più interno dell’area di culto.<br />

La fabbrica, riparata più volte e poi distrutta<br />

da un incendio che ha <strong>la</strong>sciato traece nel<br />

materiale costruttivo calcare, contiee un<br />

unico vano di m. 5,80 di lunghezza x 4,80 di<br />

<strong>la</strong>rghezza, orientato da nord a sud do ve è<br />

praticata <strong>la</strong> stretta porta d’ingresso. Al<strong>la</strong> base<br />

delle pareti, sui <strong>la</strong>ti frontale e di sinistra per<br />

chi entra, <strong>la</strong> cel<strong>la</strong> era fornita di <strong>la</strong>rghi banconi<br />

sui quali stavano <strong>la</strong>stre con incavi e piombature<br />

atte a saldarvi gli ex-voti in bronzo. A<br />

nord dove l’ambiente di culto oggi resta<br />

aperto, si disegna uno spazio selciato, coperto<br />

in parte da due piattaforme irrego<strong>la</strong>ri,<br />

costruite con materiali di spoglio, supposte<br />

altari per sacrifizi di animali (bue, pec’)ra,<br />

porco). Sul <strong>la</strong>to est esterno del<strong>la</strong> cel<strong>la</strong>, si<br />

addossa uno stanzino rettangre per custodirvi<br />

arredi o elementi delj*stipe sacra. Del primitivo<br />

edificio che pochi resti murari di fondaoie<br />

e lO’strato del deposito archeologico<br />

sotto il battuto di terra ,e ciottoli del livello di<br />

ristrutturazione. E’ probabile che, all’origine,<br />

vi fosse soltanto un sacello monovano coperto<br />

con tetto a doppio spiovente, senza altari;<br />

questi sono venuti dopo, utilizzando nel<strong>la</strong><br />

struttura conci sagomati di un edifizio o di<br />

una piattaforma rotonda situati nello stesso<br />

punto o nelle immediate vicinanze.<br />

Dentro e intorno al sacello, quando era<br />

intatto, dovevano stare attrezzature simbolico-rituali.<br />

Di tale categoria è rimasto un<br />

betilo troncoconico, in calcare, decorato da<br />

una fascia incavata s’)tto l’estremità superiore<br />

che termina in una prominenza conica.<br />

Lo strato archeologico inferiore del<strong>la</strong> cel<strong>la</strong><br />

omogeneo nell’aspetto, conteneva, misti a<br />

ceneri e carboni, resti ossei di animali sacrificati,<br />

avanzi di molluschi marini mangiatinel<br />

rito e vasi di terracotta cerimoniali. Numerosi<br />

e vari gli ex-voti di bronzo trovati in frammenti<br />

dentro il sacello. Si riconoscono figurine<br />

di capotribù, arcieri, soldati con pugnale,<br />

di pastori e. contadini che offrono pelli, un<br />

porcellino, patere focacce. Si hanno<br />

piccole rappresentazioni di animali (cervo) e<br />

uccelli. (colombine, sparviero). Presenti<br />

pure, in bronzo, talvolta con l’avanzo del<strong>la</strong><br />

piomba tura per l’infissione sul<strong>la</strong> tavo<strong>la</strong> d’offerta,<br />

armi (cuspidi di freccia, spade, pugnali),<br />

utensili (vasi <strong>la</strong>minati, catenel<strong>la</strong>, un chiodo<br />

con<br />

rivestimento in oro), oggetti di ornamento e<br />

di abbigliamento (aghi crinali o per fermare<br />

mantelli, braccialetti, dischetti lisci e decorati).<br />

Tra gli ex-voti in altra materia si distinguono<br />

un bottone triango<strong>la</strong>re d’osso forato al<br />

centro e, pure in osso, un pettine con motivi<br />

di cerchielli concentrici e incisioni semicirco<strong>la</strong>ri;<br />

infine, pendagli di ambra, a sezibne<br />

ovale, con foro.<br />

Non vi sono dati sicuri per accettare l’ipotesi<br />

fatta sl carattere astrale, celeste, del<strong>la</strong><br />

divinità che sarebbe stata adorata nel tempietto.<br />

Quanto al<strong>la</strong> sua cronologia, dal<strong>la</strong> lettura<br />

delle strutture e dei materiali archeologici,<br />

si può ricavare prudentemente <strong>la</strong><br />

supposizione di un primo impianto intorno<br />

all’VIli :’colo a.C. e di un ampio ri facimento<br />

verso il Vu VT, avvenuto coinvolgendo<br />

altri vicini annessi costruttivi.<br />

Carattere parzialmente sacro, sempre a S.<br />

Vittoria, mostra il recinto delle Assemblee<br />

federali: m. 15 di diametro esterno e 11<br />

all’interno. Il sedile all’ingiro, coperto, a<br />

circa 3 metri d’altezza sul pavimento acciotto<strong>la</strong>to,<br />

da una specie di cornicione di <strong>la</strong>stre<br />

sporgenti dal<strong>la</strong> parete muraria, accoglieva<br />

una cinquantina di persone: i notabili e<br />

le rappresentanze delle tribù convenute,<br />

come si è detto, al<strong>la</strong> grande assise religiosa e<br />

Fig. politica, 205. Cagliari, al<strong>la</strong> festa Museo e Archeologico al « conventus Nazionale: » federale.<br />

Anche con quattro in occhi questa e quattro rotonda, braccia, da Abini, come TEti a<br />

eroe o<br />

demone<br />

(NU). Barùmini, Alt. cm 19. Palmavera e a Gruttua is<br />

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