rivista italiana di economia demografia e statistica - Sieds
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Rivista Italiana <strong>di</strong> Economia Demografia e Statistica 131<br />
riproduttivo, all’aborto <strong>di</strong>chiarato legale nel 1991 e all’uso sempre più <strong>di</strong>ffuso dei<br />
contraccettivi che, nonostante il carattere tra<strong>di</strong>zionalista della società, stanno<br />
ottenendo sempre maggiore consenso tra le donne.<br />
I rilevanti cambiamenti in tale realtà possono essere osservati anche facendo<br />
ricorso ai risultati degli ultimi due censimenti (1989 e 2001) e ai dati ufficiali<br />
relativi al 2006 (ultimo anno della nostra analisi) (per il 1989 è doveroso precisare<br />
che il grado <strong>di</strong> affidabilità è verosimilmente non molto elevato). Il 1989 ci rimanda<br />
un’immagine della popolazione albanese, <strong>di</strong> appena 20 anni fa, con struttura per età<br />
che possiamo definire molto giovane (il 33 per cento è inserita nella classe 0-14<br />
anni) e con un peso degli over 60 ancora modesto (pari al 7,8 per cento). Il<br />
censimento del 2001 ci in<strong>di</strong>ca una realtà in netta trasformazione: al<br />
ri<strong>di</strong>mensionamento della popolazione giovane (equivalente al 29,3 per cento) fa da<br />
contraltare un ampliamento della popolazione anziana (11,2 per cento). I risultati<br />
del 2006 confermano, consolidando tale cambiamento. I mutamenti non sono<br />
ascrivibili alla sola composizione percentuale della popolazione per gran<strong>di</strong> classi<br />
d’età ma hanno anche riguardato la struttura per sesso. La popolazione del 1989 è<br />
nelle prime due macro classi maggiormente rappresentata da uomini, è solo<br />
nell’ultima classe che il peso delle donne risulta più rilevante. Il sorpasso <strong>di</strong> genere<br />
nel censimento del 2001 lo si realizza, invece, già a partire dalla classe 15-59 anni,<br />
presumibilmente sia per la maggiore presenza nei flussi migratori <strong>di</strong> maschi in<br />
giovane età che per il miglioramento delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vita femminile. Tale<br />
caratteristica è ugualmente in<strong>di</strong>viduabile nel 2006. Il cammino intrapreso in ogni<br />
ambito della società dalla popolazione albanese verso standard caratteristici dei<br />
PSA sono evidenti anche nel momento in cui si analizzano i risultati, in rapido<br />
incremento, della vita me<strong>di</strong>a alla nascita particolarmente per il sesso femminile,<br />
che partendo da un <strong>di</strong>fferenziale positivo <strong>di</strong> 1,8 anni registrato nel biennio 1950-<br />
1951 (52,6 M e 54,4 F), perviene ad un vantaggio pari a 6,5 anni nel quinquennio<br />
2001-2005 (72,1 M e 78,6 F).<br />
3. La popolazione sul territorio<br />
Il cambiamento politico vissuto dal Paese non ha significato solo un’apertura<br />
verso l’esterno con la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> logiche politiche, schemi commerciali, politiche<br />
economiche e sociali <strong>di</strong> tipo occidentale ma ha determinato prima <strong>di</strong> tutto la<br />
possibilità <strong>di</strong> spostarsi, facendo così sorgere flussi migratori sia interni, dalle<br />
periferie verso i centri, che esterni, verso i paesi occidentali. Queste evoluzioni<br />
hanno mo<strong>di</strong>ficato la <strong>di</strong>stribuzione demografica e la geografica urbana, svuotando<br />
soprattutto il nord del paese a vantaggio delle aree urbane più sviluppate e in<br />
particolar modo della capitale. Questi cambiamenti hanno fatto sì che l’agricoltura,<br />
da sempre settore prevalente, ha continuato a rivestire un ruolo fondamentale per