rivista italiana di economia demografia e statistica - Sieds
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Rivista Italiana <strong>di</strong> Economia Demografia e Statistica 173<br />
espresso dagli in<strong>di</strong>vidui circa l’adeguatezza delle loro risorse economiche,<br />
<strong>di</strong>stinguendo fra chi le giu<strong>di</strong>ca ottime o adeguate da chi le ritiene scarse o<br />
insufficienti, le quote maggiori <strong>di</strong> insod<strong>di</strong>sfazione si rilevano nelle province <strong>di</strong><br />
Firenze, Pistoia e Prato (33.9 e 39.1 rispettivamente per uomini e donne).<br />
Considerando invece l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zione abitativa, sono le province <strong>di</strong> Siena,<br />
Arezzo e Grosseto a registrare la situazione più negativa (circa 20% contro una<br />
me<strong>di</strong>a regionale del 17.7%).<br />
Consideriamo ora i tre in<strong>di</strong>catori delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute: percezione<br />
soggettiva del proprio stato, presenza <strong>di</strong> multicronicità e <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità. Come<br />
emerge dalla tabella 1, l’area metropolitana fiorentina si caratterizza per una<br />
maggiore presenza <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui (sia uomini che donne) affetti da multicronicità, ma<br />
per livelli inferiori <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità rispetto alle altre aree. L’area <strong>di</strong> Massa Carrara,<br />
Lucca, Livorno e Pisa è invece quella che presenta la quota maggiore <strong>di</strong> uomini<br />
affetti da <strong>di</strong>sabilità. Non sembrano esserci <strong>di</strong>fferenze marcate tra le aree vaste per<br />
quanto riguarda la percezione delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute. Nonostante alcune<br />
<strong>di</strong>fferenze in base all’in<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> salute considerato, emerge quin<strong>di</strong> un certo grado<br />
<strong>di</strong> eterogeneità intra-regionale, non solo per la con<strong>di</strong>zione socio-economica, ma<br />
anche per le <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>mensioni che compongono il concetto <strong>di</strong> salute.<br />
Tabella 1 – Persone <strong>di</strong> 50 anni e oltre secondo lo stato <strong>di</strong> salute (male o molto male), la<br />
presenza <strong>di</strong> multi cronicità e <strong>di</strong>sabilità <strong>di</strong>chiarati, per aree vaste della Toscana e sesso.<br />
MASCHI<br />
FEMMINE<br />
cattiva salute multi cronicità <strong>di</strong>sabilità cattiva salute multi cronicità <strong>di</strong>sabilità<br />
1. Fi città 5.35 14.39 2.71 10.29 27.27 7.09<br />
2. FI-PT-PO 6.14 12.74 3.83 10.41 24.88 6.75<br />
3. SI-AR-GR 6.90 12.70 3.67 11.16 23.48 7.57<br />
4. MC-LU-LI-PI 6.90 12.02 4.33 9.87 23.39 7.15<br />
TOSCANA 6.51 12.63 3.87 10.37 24.27 7.12<br />
Fonte: nostre elaborazioni sui dati dell’Indagine sulle Con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute, Istat, 2005.<br />
La relazione tra alcune caratteristiche socio-economiche (Maciocco 2009) e le<br />
con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute, è messa in evidenza nella tabella 2. Se consideriamo<br />
innanzitutto il titolo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o degli in<strong>di</strong>vidui, emerge che per tutti e tre gli<br />
in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> salute considerati a livelli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o inferiori corrisponde una<br />
situazione più critica e svantaggiata. All’aumentare del titolo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o si riducono,<br />
a parità <strong>di</strong> classi <strong>di</strong> età, le quote <strong>di</strong> coloro che alla domanda “Come va in generale<br />
la sua salute” rispondono “male” o “molto male”; tale andamento si riscontra,<br />
anche se in misura più attenuata e non sempre decrescente, anche per la con<strong>di</strong>zione<br />
<strong>di</strong> multi cronicità e <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità. In quest’ultimo caso la <strong>di</strong>fferenza è rilevante<br />
soprattutto nelle età più avanzate. In secondo luogo, la tabella mostra che la<br />
percentuale <strong>di</strong> soggetti che <strong>di</strong>chiarano <strong>di</strong> essere in cattive con<strong>di</strong>zioni è più alta tra<br />
coloro che lamentano risorse economiche scarse o insufficienti. Le <strong>di</strong>fferenze sono<br />
piuttosto rilevanti, con scarti <strong>di</strong> oltre 10 punti percentuali tra gli