rivista italiana di economia demografia e statistica - Sieds
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Rivista Italiana <strong>di</strong> Economia Demografia e Statistica 157<br />
- Sharpe A., 2004. Paesi in via <strong>di</strong> sviluppo, su dati dal 1970 al 1998: in<br />
questa analisi si rileva una relazione tra la crescita <strong>di</strong> produttività e la<br />
riduzione dell’incidenza <strong>di</strong> povertà.<br />
Proprio a partire dai risultati e dalle riflessioni <strong>di</strong> quest’ultimo stu<strong>di</strong>o<br />
realizzato nell’ambito del “Centre for the study of living standards” in Canada<br />
che molto si occupa anche <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> sulla produttività, ci si propone <strong>di</strong><br />
proseguire l’analisi sulla relazione tra produttività e povertà nei Paesi in via <strong>di</strong><br />
sviluppo, anche utilizzando dati più recenti.<br />
2.1 I dati<br />
Volendo concentrare l’analisi sulla vasta area geografica dei cosiddetti Paesi in<br />
via <strong>di</strong> Sviluppo, si è dovuto procedere ad una ricognizione delle banche dati<br />
utilizzabili che contenessero in<strong>di</strong>catori sulla produttività e sulla povertà<br />
confrontabili tra <strong>di</strong> loro e <strong>di</strong>sponibili per un periodo sufficientemente lungo.<br />
Per quanto riguarda l’in<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> povertà, è sembrato logico ricorrere ai dati<br />
della Banca Mon<strong>di</strong>ale che definisce povero colui che si trova al <strong>di</strong> sotto della soglia<br />
<strong>di</strong> 1$ al giorno o 2$ al giorno (in parità <strong>di</strong> potere d’acquisto); sono <strong>di</strong>sponibili sia il<br />
tasso <strong>di</strong> povertà e le variazioni <strong>di</strong> esso nel corso degli anni che l’incidenza <strong>di</strong><br />
povertà.<br />
La produttività del lavoro esprime la resa del fattore produttivo lavoro e può<br />
essere ricavata seguendo <strong>di</strong>verse metodologie <strong>di</strong> calcolo: l’unico dato <strong>di</strong>sponibile<br />
per tutti i Paesi presi in considerazione è quello fornito dalla banca dati Penn World<br />
Tables 6.2 dell’Università della Pennsylvania 1 che fornisce il Real GDP chain per<br />
workers cioè la produttività del lavoro calcolata come rapporto tra il GDP e le<br />
persone occupate. Si tratta <strong>di</strong> un metodo abbastanza <strong>di</strong>ffuso per calcolare la<br />
produttività del lavoro anche se nei <strong>di</strong>battiti metodologici in atto 2 si è d’accordo sul<br />
fatto che non sia sempre la misura migliore; il prodotto interno lordo, infatti, è<br />
generalmente considerato l’in<strong>di</strong>catore chiave <strong>di</strong> un’<strong>economia</strong> ed è la misura <strong>di</strong><br />
1 Il Center for International Comparisons at the University of Pennsylvania fornisce questo<br />
database che è <strong>di</strong>ventato un punto <strong>di</strong> riferimento importante per tutti i ricercatori in quanto<br />
ricco <strong>di</strong> variabili per molti Paesi nel mondo. Nel Penn World Tables 6.2 (ultima versione<br />
<strong>di</strong>sponibile dei dati) si trovano informazioni sui Conti Nazionali in parità <strong>di</strong> potere<br />
d’acquisto per 188 Paesi dal 1950 al 2004, elemento fondamentale per le analisi <strong>di</strong> lungo<br />
periodo.<br />
2 Il <strong>di</strong>battito sulla misurazione della produttività è ampio: esistono <strong>di</strong>verse misure <strong>di</strong><br />
produttività ed esse <strong>di</strong>pendono dagli scopi della misurazione e dalla <strong>di</strong>sponibilità dei dati;<br />
inoltre, esiste il problema della definizione e della stima degli aggregati che le<br />
compongono, soprattutto per i confronti internazionali. Tra gli altri, Colombo L., Coltro G.,<br />
2001.