11.03.2015 Views

rivista italiana di economia demografia e statistica - Sieds

rivista italiana di economia demografia e statistica - Sieds

rivista italiana di economia demografia e statistica - Sieds

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

138<br />

Volume LXIII nn. 3-4 – Luglio-Dicembre 2009<br />

permesso <strong>di</strong> identificare agevolmente cluster <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio socio-abitativo utilizzando<br />

un in<strong>di</strong>ce fuzzy che, per le modalità <strong>di</strong> costruzione, può essere associato ad un<br />

livello <strong>di</strong> povertà. Quello che si vuole mettere in evidenza è che con<br />

l’identificazione <strong>di</strong> tali cluster, hot-spot, è possibile ottenere utili informazioni per<br />

le politiche <strong>di</strong> riqualificazione urbana e <strong>di</strong> supporto all’elaborazione <strong>di</strong> politiche<br />

sociali.<br />

2. Costruzione delle variabili <strong>di</strong> classificazione dei dati<br />

2.1 Gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio abitativo<br />

Gli in<strong>di</strong>ci scelti al fine <strong>di</strong> identificare il livello <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio sociale e abitativo sono<br />

stati raggruppati in due set caratterizzati da situazioni <strong>di</strong>:<br />

- <strong>di</strong>sagio sociale, legato alla con<strong>di</strong>zione della popolazione residente nelle <strong>di</strong>verse<br />

sezioni <strong>di</strong> censimento (titolo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, con<strong>di</strong>zioni lavorative, affollamento);<br />

- <strong>di</strong>sagio abitativo, legato alla con<strong>di</strong>zione delle abitazioni occupate da residenti<br />

nelle <strong>di</strong>verse sezioni <strong>di</strong> censimento (titolo <strong>di</strong> go<strong>di</strong>mento, mancanza <strong>di</strong> servizi<br />

funzionali alle abitazioni, quali linea telefonica fissa e impianto <strong>di</strong><br />

riscaldamento).<br />

Al fine <strong>di</strong> poter analizzare il fenomeno della povertà sociale e abitativa con il<br />

maggior livello <strong>di</strong> dettaglio territoriale (sezione <strong>di</strong> censimento) si è deciso <strong>di</strong><br />

utilizzare i dati derivanti dall’ultimo Censimento della Popolazione e delle<br />

Abitazioni del 2001 realizzato dall’Istat, che se pur non aggiornati consentono <strong>di</strong><br />

effettuare l’analisi su piccole aree geografiche. I <strong>di</strong>versi in<strong>di</strong>ci sono stati calcolati<br />

per ogni sezione <strong>di</strong> censimento <strong>di</strong> alcune città metropolitane italiane, scelte sulla<br />

base <strong>di</strong> alcune caratteristiche urbanistiche, come Bologna, Cagliari e Napoli.<br />

2.2 Il metodo Total Fuzzy and Relative<br />

Il metodo degli insiemi sfocati per l'analisi della povertà è stato proposto<br />

inizialmente da Cerioli e Zani (1990) e successivamente ripreso in forma più<br />

articolata da altri autori. L’utilizzo <strong>di</strong> metodologie sfocate nell’ambito degli stu<strong>di</strong><br />

sulla povertà, in Italia, risale a pochi anni fa grazie ai contributi <strong>di</strong> Cheli e Lemmi<br />

(1995) i quali definirono il metodo “Total Fuzzy and Relative” (TFR) il quale<br />

consiste nella definizione <strong>di</strong> una misura del grado <strong>di</strong> appartenenza <strong>di</strong> un in<strong>di</strong>viduo<br />

all’insieme sfocato dei poveri, compreso nell'intervallo tra zero (se l’in<strong>di</strong>viduo non<br />

appartiene sicuramente all’insieme dei poveri) ed uno (se l’in<strong>di</strong>viduo appartiene<br />

sicuramente all’insieme dei poveri). Tale metodo consiste nella costruzione <strong>di</strong> una<br />

funzione <strong>di</strong> appartenenza all’insieme sfocato dei poveri, in grado <strong>di</strong> fornire una<br />

misura del grado <strong>di</strong> povertà presente in ciascuna unità (Lemmi, Pannuzi, 1995).

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!