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rivista italiana di economia demografia e statistica - Sieds

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Volume LXIII nn. 3-4 – Luglio-Dicembre 2009<br />

<strong>di</strong>verso dal meccanismo che genera i red<strong>di</strong>ti dei ricchi, e che entrambe le<br />

sotto<strong>di</strong>stribuzioni <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to abbiano una forma parametrica. Obiettivo del loro<br />

lavoro è dunque quello <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare una o più soglie <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to in corrispondenza<br />

delle quali la <strong>di</strong>stribuzione sottostante cambia forma funzionale.<br />

Tuttavia, l’approccio parametrico che essi adottano ha il principale svantaggio<br />

che l’inferenza <strong>di</strong>pende fortemente dal modello parametrico scelto.<br />

Con il presente lavoro si propone perciò <strong>di</strong> superare tale limite, estendendo il<br />

lavoro <strong>di</strong> D’Ambrosio, Muliere e Secchi (2003) in due <strong>di</strong>rezioni: (i) confrontando<br />

<strong>di</strong>versi modelli parametrici con opportuni test d’adattamento, e (ii) adottando un<br />

approccio non parametrico.<br />

L’articolo è strutturato come segue: nella Sezione 2 si descrivono l’approccio<br />

parametrico e quello non parametrico del metodo <strong>di</strong> punto <strong>di</strong> cambiamento; nella<br />

Sezione 3 si <strong>di</strong>scutono i risultati ottenuti da analisi empiriche, basate sui dati<br />

dell’Indagine sui Bilanci delle famiglie italiane condotta dalla Banca d’Italia; nella<br />

Sezione 4 si conclude.<br />

2. Il metodo del punto <strong>di</strong> cambiamento per determinare la soglia <strong>di</strong> povertà:<br />

due approcci alternativi<br />

2.1 Approccio parametrico<br />

Il lavoro <strong>di</strong> D’Ambrosio, Muliere e Secchi (2003) costituisce il primo tentativo<br />

<strong>di</strong> applicare il metodo del punto <strong>di</strong> cambiamento alla <strong>di</strong>stribuzione del red<strong>di</strong>to.<br />

Siano (X 1 , X 2 , …, X n ) e (X (1) , X (2) , …, X (n) ) rispettivamente la successione non<br />

or<strong>di</strong>nata e quella or<strong>di</strong>nata dei red<strong>di</strong>ti <strong>di</strong> una popolazione.<br />

Inoltre, sia θ il livello <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to che <strong>di</strong>vide la <strong>di</strong>stribuzione in due parti nel<br />

modo seguente: tutti i red<strong>di</strong>ti X i ≤ θ sono iid generati dalla <strong>di</strong>stribuzione f 0 e tutti i<br />

red<strong>di</strong>ti X i > θ sono iid generati dalla <strong>di</strong>stribuzione f 1 . Perciò, il valore τ tale che 1 ≤<br />

τ ≤ n e che X τ = sup{ X i ≤ θ} è detto il punto <strong>di</strong> cambiamento della <strong>di</strong>stribuzione<br />

del red<strong>di</strong>to. La soglia <strong>di</strong> povertà è dunque posta pari al valore <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to θ.<br />

Il punto <strong>di</strong> cambiamento è stimato me<strong>di</strong>ante il metodo della verosimiglianza; si<br />

vuole in<strong>di</strong>viduare cioè quel valore τ che massimizza la funzione <strong>di</strong><br />

verosimiglianza, data da<br />

τ<br />

L(<br />

τ , δ<br />

0,<br />

δ1)<br />

= τ!<br />

∏ f<br />

0<br />

( x(<br />

i)<br />

| δ<br />

0<br />

)( n −τ<br />

)! ∏ f<br />

i=<br />

1<br />

1<br />

i=<br />

τ + 1<br />

| δ ),<br />

dove f 0 e f 1 sono <strong>di</strong>stribuzioni parametriche con parametri non noti,<br />

rispettivamente δ 0 e δ 1 , e i cui supporti non s’intersecano.<br />

n<br />

( x<br />

( i)<br />

1

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