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rivista italiana di economia demografia e statistica - Sieds

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Rivista Italiana <strong>di</strong> Economia Demografia e Statistica 177<br />

con il partner non risulta significativamente correlato con la presenza <strong>di</strong><br />

multicronicità, mentre coloro che <strong>di</strong>chiarano <strong>di</strong> non poter contare sull’aiuto sia <strong>di</strong><br />

amici, che <strong>di</strong> parenti che <strong>di</strong> vicini in caso <strong>di</strong> bisogno, hanno un significativo 23% <strong>di</strong><br />

rischio più alto <strong>di</strong> essere affetti da multi cronicità, a parità <strong>di</strong> altre con<strong>di</strong>zioni.<br />

Consideriamo, infine, come in<strong>di</strong>catore dello stato <strong>di</strong> salute in<strong>di</strong>viduale la<br />

presenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità. Come evidenziato nel grafico c. della Figura 1, il rischio <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>sabilità cresce a ritmi molto veloci con l’avanzare dell’età, e scarti anche solo<br />

quinquennali comportano un aumento del rischio molto marcato, <strong>di</strong>fferenze che<br />

non sono invece altrettanto evidenti per gli altri in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> salute considerati.<br />

Ancora una volta, emerge una situazione <strong>di</strong> svantaggio legata al livello <strong>di</strong><br />

istruzione e alle risorse economiche (con O.R. rispettivamente pari a 1.4 e 1.6)<br />

queste ultime confermandosi essere il fattore che esercita l’effetto maggiore dopo<br />

l’età. Il modello evidenzia infine che, a parità <strong>di</strong> altre con<strong>di</strong>zioni, chi vive nella<br />

città <strong>di</strong> Firenze ha un rischio <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità inferiore. In particolare, il fatto <strong>di</strong> vivere<br />

nelle province <strong>di</strong> Firenze, Pistoia, Prato, Siena, Arezzo e Grosseto, determina un<br />

rischio più alto del 43% circa (dato che però è significativo solo a un livello del<br />

10%), mentre per coloro che abitano in provincia <strong>di</strong> Massa Carrara, Lucca, Livorno<br />

e Pisa, l’aumento è pari al 58%.<br />

4. Conclusioni e linee <strong>di</strong> ricerca future<br />

In questo contributo abbiamo presentato una fotografia delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />

salute in Toscana, analizzando il legame con le con<strong>di</strong>zioni socio-economiche, sia<br />

in<strong>di</strong>viduali che familiari, e proponendo una prima lettura della variabilità intraregionale<br />

con riferimento alle aree vaste. L’analisi è stata condotta utilizzando tre<br />

in<strong>di</strong>catori dello stato <strong>di</strong> salute, che permettono <strong>di</strong> metterne in evidenza <strong>di</strong>verse<br />

<strong>di</strong>mensioni. L’analisi ha permesso <strong>di</strong> confermare l’ipotesi della presenza <strong>di</strong> un<br />

certo grado <strong>di</strong> eterogeneità intra-regionale, seppure in modo <strong>di</strong>fferenziato per le tre<br />

<strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong> salute considerate. In secondo luogo, in<strong>di</strong>pendentemente<br />

dall’in<strong>di</strong>catore utilizzato, l’analisi mostra il permanere <strong>di</strong> un forte legame tra<br />

problemi <strong>di</strong> salute percepita e fattori <strong>di</strong> svantaggio socio-economico – in questo<br />

caso approssimati dal titolo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, dalla percezione delle proprie risorse<br />

economiche e da un in<strong>di</strong>ce relativo all’adeguatezza della con<strong>di</strong>zione abitativa.<br />

Questi primi risultati suggeriscono l’importanza <strong>di</strong> riflessioni ulteriori. La prima<br />

linea <strong>di</strong> ricerca da intraprendere riguarda il versante dell’offerta e della<br />

<strong>di</strong>sponibilità dei servizi sanitari, anche al fine <strong>di</strong> indagare l’eterogeneità territoriale<br />

delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute <strong>di</strong>chiarate. La seconda riflessione invita alla<br />

valorizzazione delle basi <strong>di</strong> dati a fine dettaglio geografico o, in alternativa, alla<br />

ricerca nel campo <strong>di</strong> stima per piccole aree.

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