rivista italiana di economia demografia e statistica - Sieds
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Volume LXIII nn. 3-4 – Luglio-Dicembre 2009<br />
in<strong>di</strong>vidui. Il primo in<strong>di</strong>catore considera la percezione dello stato <strong>di</strong> salute,<br />
misurandola attraverso il quesito “Come va in generale la sua salute?”, che<br />
permette <strong>di</strong> cogliere il concetto <strong>di</strong> salute nella sua globalità e multi<strong>di</strong>mensionalità.<br />
Il secondo in<strong>di</strong>catore utilizzato fa riferimento alla multi cronicità, ovvero in<strong>di</strong>vidua<br />
i soggetti affetti contemporaneamente da tre o più malattie croniche. Infine, il terzo<br />
in<strong>di</strong>catore rileva la presenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità, definendo come <strong>di</strong>sabile una persona che<br />
presenta gravi <strong>di</strong>fficoltà in almeno una delle <strong>di</strong>mensioni delle attività quoti<strong>di</strong>ane:<br />
confinamento a letto, su una se<strong>di</strong>a o in casa, <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> movimento, <strong>di</strong>fficoltà<br />
nelle funzioni quoti<strong>di</strong>ane, <strong>di</strong>fficoltà nella comunicazione.<br />
La nostra analisi si concentrerà sulla regione Toscana. Innanzitutto, sulla base <strong>di</strong><br />
questi in<strong>di</strong>catori della salute, proponiamo una prima lettura della variabilità intraregionale<br />
con riferimento alle aree vaste. Inoltre, sempre in un’ottica comparativa<br />
tra le aree sub-regionali, tali in<strong>di</strong>catori saranno messi in relazione con alcune<br />
caratteristiche socio-economiche, sia in<strong>di</strong>viduali che familiari, al fine <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are se,<br />
e in che misura, la Toscana si stia avvicinando verso l’obiettivo <strong>di</strong> equità della<br />
salute, o se al contrario si presentano elementi <strong>di</strong> <strong>di</strong>seguaglianza per certe fasce<br />
della popolazione piuttosto che per altre (Maciocco 2009). L’analisi presentata <strong>di</strong><br />
seguito si riferisce alla popolazione toscana <strong>di</strong> 50 anni e oltre.<br />
2. Le aree vaste toscane<br />
La regione Toscana risulta sud<strong>di</strong>visa in quattro aree vaste: l’area <strong>di</strong> Firenze città,<br />
che in quanto comune metropolitano viene considerato separatamente; il resto della<br />
provincia <strong>di</strong> Firenze, insieme a quelle <strong>di</strong> Pistoia e Prato; l’area a sud-est composta<br />
dalle province <strong>di</strong> Arezzo, Siena e Grosseto; le province della costa Tirrenica,<br />
ovvero Massa Carrara, Lucca, Pisa e Livorno. Le quattro aree vaste toscane<br />
rappresentano un insieme piuttosto eterogeneo da <strong>di</strong>versi punti <strong>di</strong> vista, sia<br />
demografico che socio-economico.<br />
Nel capoluogo toscano risiede una popolazione me<strong>di</strong>amente più anziana. In<br />
particolare, se ci concentriamo sulla popolazione <strong>di</strong> 50 anni e oltre, a Firenze città<br />
la quota <strong>di</strong> ultraottantenni è del 18.3%, con uno scarto <strong>di</strong> 4-5 punti percentuali<br />
rispetto alle altre aree. L’area che comprende la città <strong>di</strong> Firenze si caratterizza<br />
anche per avere me<strong>di</strong>amente un titolo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o alto (il 19.8% dei maschi e il 12.4%<br />
delle femmine è laureato, contro una me<strong>di</strong>a per l’intera regione pari rispettivamente<br />
all’8 e al 5.3%, <strong>di</strong>vario che rimane inalterato anche considerando la quota <strong>di</strong><br />
in<strong>di</strong>vidui con almeno un <strong>di</strong>ploma superiore).<br />
Come proxi della con<strong>di</strong>zione socio-economica, l’indagine Istat fornisce un<br />
in<strong>di</strong>catore soggettivo dell’adeguatezza delle risorse economiche, e un in<strong>di</strong>catore<br />
composito relativo alle con<strong>di</strong>zioni abitative. Per quanto riguarda il giu<strong>di</strong>zio