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rivista italiana di economia demografia e statistica - Sieds

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Rivista Italiana <strong>di</strong> Economia Demografia e Statistica Volume LXIII nn. 3-4 – Luglio-Dicembre 2009<br />

MODELLI DI CITTA’ EUROPEA E LOTTA AL DISAGIO<br />

SOCIALE: IL RUOLO DELLE POLITICHE COMUNITARIE<br />

Tatiana Gaborin<br />

1. Introduzione<br />

Negli ultimi anni si è sempre più avvertito il bisogno <strong>di</strong> focalizzare l’attenzione<br />

su temi quali la povertà e l’inclusione/esclusione sociale anche, e soprattutto, in<br />

un’ottica <strong>di</strong> competizione e <strong>di</strong> sviluppo, mettendo in luce lo stretto legame che<br />

intercorre tra il concetto <strong>di</strong> povertà e quello <strong>di</strong> crescita economica. A tale scopo, del<br />

resto, anche a livello comunitario è sembrato opportuno mettere in atto quelle<br />

politiche <strong>di</strong> intervento necessarie a fare in modo che le aree che versano in<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sofferenza socio-economica possano colmare il proprio gap con<br />

quelle più ricche/avanzate.<br />

Gli interventi attuati in passato, tuttavia, hanno avuto a lungo come ambito <strong>di</strong><br />

riferimento quello nazionale o regionale, elemento che ha portato, inevitabilmente,<br />

a soluzioni standar<strong>di</strong>zzate che, agendo in modo equivalente a prescindere dallo<br />

specifico contesto territoriale, non sempre hanno sortito gli effetti voluti. Per tale<br />

motivo è necessario spostare l’attenzione su un ambito più ristretto (a livello<br />

urbano, ad esempio, nel quale meglio si evidenziano le specificità legate ai<br />

movimenti della popolazione considerabili come spia in<strong>di</strong>retta dei cambiamenti)<br />

per meglio evidenziare gli effetti <strong>di</strong> tali politiche <strong>di</strong> lotta al <strong>di</strong>sagio sociale. Tale<br />

orientamento, del resto, è quello seguito anche da numerosi progetti attuati a livello<br />

europeo rivolti alle aree urbane, tra cui ne ricor<strong>di</strong>amo solo alcuni come l’URBAN,<br />

l’FSE e il FESR 1 .<br />

Le aree urbane, d’altronde, proprio per la loro elevata concentrazione <strong>di</strong><br />

popolazione, sono sì riconosciute come il luogo dove più velocemente si<br />

condensano le potenzialità <strong>di</strong> sviluppo, ma anche come possibile fucina <strong>di</strong> tensioni<br />

sociali dovute a <strong>di</strong>suguaglianze socio-economiche, motivo per cui appare<br />

interessante evidenziare come l’attuazione <strong>di</strong> tali politiche possa influire sul<br />

miglioramento <strong>di</strong> svantaggiate con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> partenza.<br />

1 Questi ultimi due rientrano nei fon<strong>di</strong> strutturali, insieme ai SFOP e FEAOG, ciascuno<br />

istituito con specifiche finalità dalla Comunità Europea.

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