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rivista italiana di economia demografia e statistica - Sieds

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88<br />

Volume LXIII nn. 3-4 – Luglio-Dicembre 2009<br />

familiare.<br />

Al fine <strong>di</strong> recuperare informazioni sia sui <strong>di</strong>sabili sia sulla popolazione generale<br />

riguardo alle caratteristiche dell’in<strong>di</strong>viduo e della sua famiglia, alle risorse<br />

economiche, alla qualità della vita, alla convivenza sociale sono stati utilizzati i file<br />

<strong>di</strong> micro-dati delle indagini multiscopo realizzate dall’ISTAT. Occorre tuttavia<br />

sottolineare che le informazioni non sono tutte desumibili da un’unica indagine, ma<br />

da tre <strong>di</strong>fferenti rilevazioni, senza che sia possibile collegare fra loro i dati<br />

in<strong>di</strong>viduali. Le indagini <strong>di</strong> riferimento sono le seguenti: i) Con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute e<br />

ricorso ai servizi sanitari 2005; ii) Indagine <strong>di</strong> ritorno sui <strong>di</strong>sabili 2004; iii) Aspetti<br />

della vita quoti<strong>di</strong>ana 2005.<br />

La definizione <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabile risulta <strong>di</strong>fferente a seconda dell’indagine considerata.<br />

In particolare, sulla base della prima indagine citata, una persona è definita<br />

“<strong>di</strong>sabile” se presenta gravi <strong>di</strong>fficoltà a carattere permanente in almeno una delle<br />

seguenti <strong>di</strong>mensioni: i) confinamento a letto, su una se<strong>di</strong>a o in casa; ii) <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong><br />

movimento; iii) <strong>di</strong>fficoltà nelle funzioni quoti<strong>di</strong>ane; iv) <strong>di</strong>fficoltà nella comunicazione.<br />

Nell’indagine <strong>di</strong> ritorno sui <strong>di</strong>sabili, adottando criteri più “estensivi”, sono<br />

state considerate <strong>di</strong>sabili le persone che hanno <strong>di</strong>chiarato <strong>di</strong>: i) avere il massimo<br />

grado <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà o molta <strong>di</strong>fficoltà, anche con l’aiuto <strong>di</strong> ausili e apparecchi<br />

sanitari, in almeno una delle funzioni della mobilità, delle funzioni della<br />

comunicazione e delle funzioni della vita quoti<strong>di</strong>ana; ii) essere invali<strong>di</strong>; iii) essere<br />

colpito da una malattia cronica o da un’invali<strong>di</strong>tà permanente che riduce<br />

l’autonomia personale fino ad avere bisogno <strong>di</strong> un aiuto saltuario o continuativo<br />

per le esigenze della vita.<br />

Proprio per cogliere le <strong>di</strong>fficoltà che una persona <strong>di</strong>sabile incontra nel<br />

“trasformare” risorse in benessere (converting money into good living) nell’analisi<br />

<strong>di</strong> cui si riferisce si è presa in considerazione la popolazione complessiva 1 in età<br />

compresa tra i 20 e i 49 anni, ossia la fascia <strong>di</strong> età in cui, in modo più intenso,<br />

vengono elaborati e realizzati progetti <strong>di</strong> vita lavorativi, familiari, ecc. nei termini<br />

sopra descritti. In tale ottica si sono escluse le classi <strong>di</strong> età in cui cominciano ad<br />

insorgere le <strong>di</strong>sabilità associate all’invecchiamento biologico. E’ evidente che a<br />

seconda della definizione adottata dall’ISTAT il numero delle persone <strong>di</strong>sabili<br />

comprese tra i 20 e i 49 anni risulta essere sostanzialmente <strong>di</strong>fferente: sulla base<br />

dell’indagine sulle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute e ricorso ai servizi sanitari risulta pari a<br />

204.839, mentre secondo l’indagine <strong>di</strong> ritorno sui <strong>di</strong>sabili è pari a 561.861.<br />

Il lavoro si articola dunque in due parti: nella prima vengono analizzate le<br />

caratteristiche dei soggetti <strong>di</strong>sabili, nella seconda le caratteristiche delle famiglie in<br />

1 I dati forniti dall’ISTAT si riferiscono ad indagini campionarie, per ottenere stime delle<br />

informazioni <strong>di</strong> interesse relative all’intera popolazione è stato utilizzato il coefficiente <strong>di</strong><br />

riporto all’universo presente nel set <strong>di</strong> dati.

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