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Registro missive n. 16 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

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Havemo concesso ad Thomaso Azone che ne debia comprare certa quantità de biave<br />

per li nostri cavalli; et perché farà capo da vuy, vogliamo gli dagati tucti quelli aiuti et<br />

favore ve domandarà, perché possa trovare tucta quella quantità de biava che’l ha in<br />

comissione da nuy. Data ut supra.<br />

Marcus.<br />

Iohannes.<br />

279<br />

Francesco Sforza comanda al castellano <strong>di</strong> San Colombano <strong>di</strong> essere vigilante e <strong>di</strong> fare<br />

soprattutto la guar<strong>di</strong>a dì e notte “el secorso de <strong>di</strong>reto sottoterra”. perchè è informato <strong>di</strong> un certo<br />

accordo <strong>di</strong> prendere quella rocca. Faccia anche stoppare Becca<strong>di</strong>e.<br />

Castellano Sancti Columbani.<br />

(1453 settembre 21, “apud Gaydum”).<br />

Semo avisati da persone <strong>di</strong>gne de fede che se fa certo tractato a quella nostra rocha de<br />

furarla, o per via de tractato con scalarla o per altra via; pertanto volimo che staghi<br />

attento et vigile, et fati bona guar<strong>di</strong>a dì e nocte, et maxime del secorso de <strong>di</strong>reto sotto<br />

terra, et la guar<strong>di</strong>a de Mirado fino ala terra de mezo facta a Becha<strong>di</strong>e, quale Becca<strong>di</strong>e,<br />

volimo faci stopare. Et fa’ che faci così facta guar<strong>di</strong>a che se veruno venerà per furare<br />

quella forteza, non gli possa reusire el pensiero et non te ne possa seguire<br />

mancamento nè inconveniente alcuno. Data ut supra.<br />

Marcus.<br />

Iohannes.<br />

280<br />

Francesco Sforza vuole che il referendario <strong>di</strong> Pavia e Gracino da Pescarolo trovino<br />

un’abitazione “idonea et comoda” a Pavia per suo fratello Mansueto, abbate <strong>di</strong> San Lorenzo,<br />

che si porta lì per stu<strong>di</strong>. Egli ha a Cremona una bella abitazione, attualmente è deposito del<br />

pane, che gli consentirebbe <strong>di</strong> prenderne a Pavia “una bella a pixone”.<br />

1453 settembre 20, “apud Gaydum”.<br />

71r Referendario Papie et Gracino de Piscarolo.<br />

Lo reverendo domino frate Mansueto, abbate de San Lorenzo, nostro fratello, ha<br />

deliberato venire Iì a fare residentia per stu<strong>di</strong>are, ad lo quale è necessario havere<br />

stantia lì idonea et comoda, (a) como doveti sapere. Sichè volemo debiati vedere de<br />

meterlo in una de quelle nostre case da uno canto e como meglio ve parerà, sichè<br />

comodamente lì possa stare; e tanto più quanto nuy gli tenemo occupata in Cremona<br />

una soa grande et bella per la munitione nostra del pane, dala quale ne cavaria tanto<br />

che’l ne poria tore una bela a pixone in quella nostra cità e molto piu: sichè non seria<br />

ragionevole (b) che, occupandoli nuy la soa in Cremona e venendo luy lì per <strong>di</strong>cta<br />

casone, recevesse nè incomodo nè damno. Data (c) apud Gaydum, <strong>di</strong>e xx septembris<br />

1453.<br />

Ser Alexander.<br />

Cichus.<br />

(a) Segue aciò depennato.<br />

(b) In A ragionenevole.<br />

(c) Segue ut depennato.<br />

281<br />

Francesco Sforza vuole che il luogotenente <strong>di</strong> Lo<strong>di</strong> non insista oltre con Gaspare da Suessa per<br />

rilasciare le donne per la libertà <strong>di</strong> suo figlio, mentre lui ritiene più decoroso che lo scambio<br />

avvenga con i prigionieri <strong>di</strong> Crema. Lo lasci fare a suo modo. Non ritiene “laudabile” fargli<br />

richiedere <strong>di</strong> essere rimosso da quella guar<strong>di</strong>a, perchè lui, duca, ha un’ottima opinione <strong>di</strong> lui.<br />

Assicura il luogotenente che se i mugnai, che hanno rifiutato il suo or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> cambiare il miglio, si<br />

portassero a lamentarsi da lui, egli avrebbe pronta la riposta da dar loro.<br />

1453 settembre 21, “apud Gaydum”.

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