30.05.2013 Views

Registro missive n. 16 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

Registro missive n. 16 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

Registro missive n. 16 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Ser Iacobus.<br />

Cichus.<br />

93<br />

Francesco Sforza comanda al luogotenente <strong>di</strong> Lo<strong>di</strong> <strong>di</strong> imprigionare il suo famiglio d’arme Giorgio<br />

da lo<strong>di</strong><br />

Locumtenenti Laude<br />

1453 agosto 17, “in castris apud Gaydum”.<br />

Volimo che, recevuta questa, ve<strong>di</strong>ati de havere nelle mane Zorzo da Lo<strong>di</strong>, nostro<br />

fameglio d'arme, quale è venuto ad Lo<strong>di</strong>, et fatilo mettere in presone et che sia ancora<br />

presone ben cativa per modo non possa fugire. Et che non sia lassato senza nostra<br />

licentia. Data apud Gaydum, <strong>di</strong>e xvii augusti 1453.<br />

Ser Iohannes.<br />

Cichus.<br />

94<br />

Francesco Sforza risponde alla lettera <strong>di</strong> Bartolomeo Colleoni su quanto ha saputo tramite il suo<br />

cameriere Fracino e soprattutto su quanto <strong>di</strong>sonestamente Andrea da Birago ha scritto al<br />

condottiero. Lo rassicura <strong>di</strong> convenire con quello che lui, Colleoni, ha risposto ad Andrea e gli<br />

accerta che lui è “el capitaneo, governatore, capo et guida <strong>di</strong> quella impresa” e vuole che tutte le<br />

genti che sono <strong>di</strong> là gli obbe<strong>di</strong>scano, come al duca stesso, pur non tralasciando <strong>di</strong> soggiungere<br />

<strong>di</strong> volere che tutti, Colleoni compreso, sottostiano ai coman<strong>di</strong> <strong>di</strong> re Renato.<br />

Allegata polizza.<br />

Il duca suggerisce al Colleoni <strong>di</strong> mandare uno dei suoi uomini a far atto <strong>di</strong> omaggio a re Renato,<br />

manifestandogli la sua <strong>di</strong>sponibilità a essere ossequiente ai suoi coman<strong>di</strong> ed esortando il<br />

sovrano “a far qualche cosa contra li..nemici” per piegarli a un accordo. Il duca gli rende noto <strong>di</strong><br />

aver preso atto del contenuto della lettera inviata al Colleoni dalla moglie per <strong>di</strong>rgli che i<br />

Veneziani erano contenti <strong>di</strong> “contrabiarla” con Giovanni Conte. Il duca gli fa presente <strong>di</strong> tener al<br />

“comodo et bene” suo, come al proprio.<br />

28r Magnifico Bartholomeo Cogliono.<br />

(1453 agosto 17, “in castris apud Gaydum”).<br />

Havemo recevuto una vostra lettera de dì xiiii presente, et inteso quanto ne haveti<br />

scripto et anche quanto per parte vostra ne ha <strong>di</strong>cto Fracino vostro camerero, et anche<br />

havemo veduto la lettera che ve ha scripto Andrea da Birago, al che, respondendo, ve<br />

<strong>di</strong>cemo che grandamente ne è despiaciuto el scrivere d'esso Andrea in quella forma,<br />

perchè è stato molto deshonesto. Et non ha facto bene, imo ha facto a nuy cosa<br />

molestissima, perchè nostra intentione che vuy siati el capitaneo, governatore, capo et<br />

guida de quella impresa et de tutte quelle nostre (a) facende dellà; et volemo che tute<br />

quelle nostre gente che sonno dellà, cosi da cavallo como da pede, ve siano obe<strong>di</strong>ente<br />

como ad nuy medesmi et fazano tuto quello per vuy gli serà <strong>di</strong>cto, or<strong>di</strong>nato et<br />

comandato non altramente che per nuy, como del tuto havemo resposto al <strong>di</strong>cto<br />

Frazino, al quale potrite credere como a nuy. Et <strong>di</strong>cemo che la resposta haviti facta ad<br />

esso Andrea ne è piaciuta. Et non voressemo anche che vuy gli aveste facta altra<br />

resposta, perchè quello medesmo per nostre lettere gli habiamo resposto nuy, cioè che<br />

non intendemo che li salviconducti facti per nuy siano violati (b), quantunche quelli de<br />

Monteferrato habiano rotti et violati li suoi; ma gli havemo ben scripto che de quello ha<br />

facto luy, faza como gli pare et piace. Et perchè nostra intentione che vuy siati<br />

governatore et capo, como havemo <strong>di</strong>cto, ve avisamo che de novo scrivemo a tuti quelli<br />

nostri conducteri et gente, benchè per altre nostre gli sia stato scripto che ve<br />

obe<strong>di</strong>scano in tute le cose como a nuy medesmi. Ma ben ve <strong>di</strong>cemo che vuy poi vogliati<br />

essere con tute quelle nostre gente obe<strong>di</strong>ente ala mayestate del re Renato, como a nuy<br />

proprii, et così fare et exequire quanto per luy ve serà or<strong>di</strong>nato et commesso, non<br />

altramente che se fossemo nuy proprii. Data ut supra.<br />

Bonifacius.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!