Registro missive n. 16 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

1210
Francesco Sforza informa il podestà di Pavia che il famiglio ducale Francesco Crispianno vanta
un credito dall’ebreo pavese Manno. Vuole che abbia davanti a sé le due parti e se Manno
negasse il debito, vuole che Francesco gli chieda una specie di giuramento e, comunque, lui.
podestà, faccia in modo che Francesco possa essere del tutto (comprese le spese fatte)
soddisfatto di quanto gli spetta.
Potestati Papie.
(1454 aprile 5, Lodi).
Ne dice Francisco Chrispianno, nostro fameglio, presente exhibitore, havere ad fare
alcune cose con Manno, hebreo, de quella nostra cità, como da luy intendereti.
Pertanto volimo debiati havere dicto Manno denanza a vuy et intendere l’uno et l’altro;
et confessando dicto Manno essere debitore de dicto Francisco, como luy ve dirà,
provedeti sia subito satisfacto. Ma quando dicto Manno recusasse el debito, como poria
acadere che farà, perché secundo dice dicto Francesco non ha tanta chiareza et
testimonianza como bisognaria, siamo contento ch’el dicto Francisco gli possa dare il
sacramento ad suo modo, siché in summa provedeti che dicto Francisco sia pagato et
satisfacto similiter delle spese havesse facte in più volte; et venuto là per questa
casone, provedeti per quello modo ve parirà honesto et raxonevele che esso Francisco
non porti questo danno. Data ut supra.
Zanetus.
Iohannes.
1211
Francesco Sforza ringrazia il conte Leonoro della Pergola per avergli fatto sapere quello che
Guglielmo (di Monferrato) ha mandato a dire al marchese suo fratello. Lo assicura che le cose
non stanno come sono state riferite da Guglielmo: lui, duca, é meglio informato di quei che sono
in Francia.
323v Comiti Leonoro dela Pergola.
1454 aprile 5, Lodi.
Havemo recevuto le vostre lettere date a zevudì el terzo del presente mese per le quale
havemo inteso quello haveti havuto de quello vostro amico ch’el signore Giuglielmo ha
mandato a dire al signore marchexe, suo fratello, confortandolo, et cetera:
Respondendo, ve rengratiamo et comendiamo quanto possemo: haveti facto bene. Ben
ve certificamo che la cosa non sta così como manda a dire el prefato signore
Giuglielmo, anzi serà tuto il contrario; et de questo, benché non siamo in Franza, ne
siamo meglio informato che quelloro gli sonno. Vogliati far el simile per l’avenire de tuto
quello sentirete. Data Laude, v (a) aprilis 1454.
Marcus.
Iohannes.
(a) Segue mar depennato.
1212
Francesco Sforza ordina al comune e agli uomini di Corno Giovane di mandare domani quatttro
di loro bene informati della vertenza che corre fra loro e quelli di Maleto.
Communi et hominibus Cornu Iuvenis.
1454 aprile 5, Lodi.
Perché volimo intendere la questione che vertisse fra vuy et quelle da Malé volimo che
subito, havuta questa, mandati qui da nuy quatro de vuy informati de dicta causa, che
siano per ogni modo qui domani. Data ut supra.