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Registro missive n. 16 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

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909<br />

Francesco Sforza chiede a donna Luchina <strong>di</strong> mandare lettere ai suoi ufficiali <strong>di</strong> Bobbio e dei<br />

luoghi vicini con le quali or<strong>di</strong>ni che, ad ogni richiesta del referendario ducale <strong>di</strong> Piacenza,<br />

arrestino gli uomini in transito con bestie e robe della Valle Nure e altri del vescovato <strong>di</strong><br />

Piacenza, che sono morosi nel pagamento delle tasse del sale per oltre 6000 lire e non li<br />

rilascino senza il consenso del referendario o dei Regolatori e Maestri delle entrate.<br />

Magnifice domine Luchine de Verme.<br />

(1454 febbraio 9, Milano).<br />

Perché li nostri homini de Valle de Nurio et altri del nostro vescovato de Placentia, vicini<br />

ali vostri, son debitori dela nostra gabella più cha de libre semille de imperiali per<br />

casone delle loro taxe de sale, et al pagamento de esse insino al presente sonno stati<br />

renitenti, ve caricamo et confortamo che vogliati mandare per vostre lettere<br />

opportunamente ad li officiali vostri de Bobio et caduni altri vostri loci lì vicini che, ad<br />

ogne requisitione del referendario nostro de Placentia, faciano detinere caduno de loro<br />

farà transito per quelle vostre parte con bestie et robbe, et non gli relaxano senza (a)<br />

licentia d’esso referendario, overo delli Regulatori et Magistri delle nostre intrate<br />

informati d’essi debiti. Data ut supra.<br />

Cichus.<br />

(a) Segue nostra depennato.<br />

910<br />

Francesco Sforza scrive a Battista da Rivarolo che Alberto da Marliano e Melchione si<br />

lamentano <strong>di</strong> essere eccessivamente tassati a Conterego perchè hanno un carico maggiore <strong>di</strong><br />

cavalli del passato, quando nel Lo<strong>di</strong>giano venivano tassati 1000 o 1200 cavalli. Il duca gli<br />

comanda <strong>di</strong> lasciare in pace quel luogo finchè non avrà inteso questa cosa.<br />

Strenuo Baptiste de Rivarolo.<br />

1454 febbraio 10, Milano.<br />

Perché domino Alberto da Marliano et Melchione se agravano del carico taxatoli a<br />

quello loco de Conteregho, perché gli sonno taxati più cavalli che non se soleva ali<br />

tempi passati quando bene solevano fir taxati lì in Lodesana mille o mille ducento<br />

cavalli, volimo, et così te coman<strong>di</strong>amo che non gli debii dare molestia alcuna al <strong>di</strong>cto<br />

loco finchè nuy haveremo inteso questa cosa. Data Me<strong>di</strong>olani, <strong>di</strong>e x februarii 1454.<br />

Bonifacius.<br />

Iohannes.<br />

911<br />

Francesco Sforza comanda a Francesco de Georgiis <strong>di</strong> precisargli perchè ha tassato ai massari<br />

<strong>di</strong> Alberto e Melchione da Marliano, meglio al luogo <strong>di</strong> Corterego due cavalli, mentre in altri tempi<br />

non si tassava che mezzo cavallo, quando nel Lo<strong>di</strong>giano erano tassati 1000 o 1200 cavalli,<br />

mentre ora se ne tassano <strong>di</strong> meno. Provveda <strong>di</strong> non dare motivo ai predetti <strong>di</strong> lagnarsi e,<br />

siccome si è portato là Battista da Rivarolo con tre cavalli, faccia in modo che non li molesti fino<br />

a che lui, duca, non avrà intesa questa cosa.<br />

244v Francisco de Georgiis.<br />

(1454 febbraio 10, Milano).<br />

Messer Alberto et Melchione da Marliano ne hanno facto querella che tu hay taxato ali<br />

suoy massari, sive al loco de Conteregho, duy cavalli; del che se agravano molto,<br />

<strong>di</strong>cendone che ad quello loco may per altri tempo non li è stato taxato altro che mezo<br />

cavallo, quando bene alo Lodesano tuto fossero taxati mille o mille ducento cavalli,<br />

dove essendo mò lì taxato mancho summa de cavalli, <strong>di</strong>cono che li doveva tocare

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