Frammentazione ambientale, connettività, reti ecologiche
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120 <strong>Frammentazione</strong> <strong>ambientale</strong><br />
calmente ne figurassero alcune appartenenti a gruppi caratterizzabili ecologicamente<br />
come i rapaci forestali, gli insettivori terrestri, i grandi frugivori. Queste specie<br />
erano anche le più rare e stenotope (con areale ridotto). Al contrario, nettarivori,<br />
piccoli frugivori ed insettivori che cacciano in volo si mostravano meno sensibili.<br />
Forman et al. (1976) hanno osservato come in frammenti forestali del Nord<br />
America la maggior parte delle specie ornitiche interior fosse insettivora e sensibile,<br />
in modo particolare, alla superficie residua dei frammenti.<br />
Mammiferi<br />
Anche riguardo alla sensibilità dei mammiferi alla frammentazione esiste una<br />
complessa letteratura. Molti studi hanno indagato, in particolare, le capacità dispersive<br />
delle varie specie, l’ampiezza di nicchia e la dimensione del loro home<br />
range, tutti elementi che consentono di risalire alla individuazione delle specie più<br />
sensibili al processo (Debinski e Holt, 2000). Bright (1993), in un contesto differente<br />
da quello mediterraneo (isole britanniche), è stato fra i primi a proporre una<br />
suddivisione dei mammiferi in questo senso. In linea di massima, specie stenoecie,<br />
di grandi dimensioni e sensibili all’estensione del proprio habitat (area-sensitive)<br />
si mostrano maggiormente suscettibili di estinzione sia in isole continentali<br />
(landbridge islands) che in frammenti di habitat terrestre e risultano quindi particolarmente<br />
sensibili al processo di frammentazione. Al contrario, specie di basso<br />
livello trofico e di piccole dimensioni mostrano, in linea generale, una relativa tolleranza<br />
al processo, pur se esistono numerose eccezioni (Patterson, 1989).<br />
Di seguito si riportano alcuni esempi a livello di specie (per i chirotteri si veda<br />
Bennett, 1999).<br />
Tra gli insettivori, è ampiamente noto come il Riccio (Erinaceus europaeus),<br />
benché specie generalista e con buone capacità dispersive, mostri una mortalità elevata<br />
causata da infrastrutture stradali tale da costituire in alcuni contesti un fattore<br />
selettivo (si vedano ad esempio, Brockie, 1989; Locatelli e Paolucci, 1998; Scaravelli,<br />
2003; cfr. par. 1.9).<br />
Sempre tra gli insettivori, i toporagni del genere Sorex (in particolare, il Toporagno<br />
nano, Sorex minutus), a causa della loro scarsa capacità dispersiva, sembrano<br />
mostrare una particolare sensibilità all’isolamento del proprio habitat (Contoli, 1982).<br />
Tra i roditori, uno studio condotto in Polonia (Bialowieza) ha mostrato come il<br />
Topo selvatico a collo giallo (Apodemus flavicollis) e l’Arvicola rossastra (Clethrionomys<br />
glareolus) possano essere influenzati dalla struttura del paesaggio e dal<br />
grado di frammentazione del proprio habitat (Rajska-Jurgiel e Kot, 1989). La loro