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Frammentazione ambientale, connettività, reti ecologiche

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Connettività 155<br />

piuttosto che tra frammenti non contigui (Tewksbury et al., 2002). Questi Autori<br />

hanno inoltre evidenziato come eventuali interazioni complesse fra organismi animali<br />

e vegetali (ed i loro propaguli) possano venire sottovalutate (il movimento dei<br />

pollini tra frammenti rispecchiava, ad esempio, quello dei lepidotteri ecologicamente<br />

correlati). I corridoi che facilitano i movimenti di alcune specie animali possono<br />

quindi influenzare indirettamente popolazioni di alcune specie vegetali a causa<br />

di un aumento nel tasso di dispersione dei pollini e dei semi da parte dei primi.<br />

Riguardo al mantenimento del flusso genico tra popolazioni è stato invece osservato,<br />

in una serie di ricerche, come i corridoi permettano di mantenere una ridotta<br />

distanza genetica fra popolazioni di specie stenoecie, consentendo un adeguato<br />

flusso genico fra di esse. A titolo di esempio, in Gran Bretagna la riforestazione a<br />

conifere di un’area ha consentito lo scambio genetico tra popolazioni di Scoiattolo<br />

comune (Sciurus vulgaris), separate in precedenza da una matrice non idonea (Hale<br />

et al., 2001) benché, al di là di questo fatto, è opportuno ribadire come gli interventi<br />

di riforestazione possono a loro volta interferire sulle popolazioni di altre specie<br />

autoctone, trasformando e frammentando le tipologie ambientali originarie.<br />

Mech e Hallett (2001) hanno osservato, in una specie di micromammifero forestale<br />

stenoecia (l’arvicola Clethrionomys gapperi) in Nord America, una distanza<br />

genetica maggiore in popolazioni non connesse rispetto a popolazioni connesse o<br />

presenti in ambienti non frammentati. Ciò, al contrario, non veniva rilevato in specie<br />

ecologicamente generaliste che mantenevano invece una distanza genetica significativamente<br />

non differente fra paesaggi frammentati e non, suggerendo una<br />

scarsa influenza dei corridoi su queste specie (si veda, per i lepidotteri, Haddad,<br />

1999).<br />

Infine, l’aumento del tasso di dispersione dei pollini fra frammenti connessi, osservato<br />

recentemente nel lavoro di Tewksbury et al. (2002), e sopra riportato, sottolinea<br />

come sia estremamente necessario mantenere un adeguato flusso genico tra le<br />

specie vegetali in paesaggi frammentati.<br />

b) Fornire risorse, habitat addizionale e aree rifugio dai predatori (Dunning et<br />

al., 1995; Machtans et al., 1996; Haddad et al., 1999; Debinski e Holt, 2000;<br />

Kaiser, 2001).<br />

Aree connettive di alta qualità possono svolgere non solamente una funzione<br />

dispersiva ma anche offrire risorse trofiche e di habitat durante alcune fasi del ciclo<br />

vitale di determinate specie (Dobson et al., 1999): in tal senso, tali aree possono<br />

fungere da frammento sorgente (source) verso altri frammenti. Di ciò si dovrà tenere<br />

conto quando si pianificano le aree di rete ecologica: tali corridoi svolgerebbero<br />

infatti anche una funzione di aree core, oltre che quella di corridor (cfr. parte III).

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