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Frammentazione ambientale, connettività, reti ecologiche

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180 Reti <strong>ecologiche</strong><br />

tra, tra l’altro, nel range delle scale utilizzate dalla pianificazione territoriale (cfr.<br />

ad esempio, la scala di pianificazione delle Province).<br />

Va comunque ricordato come gli effetti della frammentazione su determinate<br />

specie, comunità, livelli ecologici o processi avvengano su scale<br />

spaziali e temporali spesso differenti rispetto alla scala di percezione<br />

umana, o di quella scelta per le strategie di pianificazione (Debinski e<br />

Holt, 2000). In tal modo gli effetti di questo processo possono essere valutati<br />

in modo errato.<br />

Un esempio può essere quello relativo alla analisi della frammentazione forestale<br />

a scala provinciale/regionale (ad esempio: 1:100.000), quest’ultima frequentemente<br />

utilizzata nella pianificazione effettuata da enti territoriali. Benché, a tale livello<br />

di definizione, possano essere individuati pattern specifici di frammentazione,<br />

la scala utilizzata non consente la definizione del grado di frammentazione ad<br />

una grana più sottile, come quella derivante dalla urbanizzazione residenziale in<br />

aree forestali, che può, quindi, passare inosservata mentre costituisce un rilevante<br />

fattore di disturbo su molte specie (si vedano per esempio, gli studi condotti da<br />

Kluza et al., 2000, riguardo alle variazioni in abbondanza di specie sensibili in foreste<br />

del Nord America sottoposte a questo tipo di frammentazione detta anche<br />

“perforazione”; cfr. par. 1.1)(Fig. 39). 3<br />

Contesti<br />

La frammentazione è la conseguenza di un’ampia ed eterogenea gamma di attività<br />

antropiche le quali, a loro volta, risentono sia di fattori legati alla sfera umana<br />

(storici, culturali, sociali, economici, ecc.) sia delle complesse ed eterogenee condizioni<br />

locali, caratteristiche dei diversi contesti territoriali (definiti anche fattori<br />

landscape-specifici da Davies et al., 2001). Appare, così, impossibile definire un<br />

unico modello generale di riferimento cui rifarsi per attuare strategie di pianificazione,<br />

proprio perché esso dovrebbe considerare gli specifici fattori peculiari locali.<br />

Questa carenza di modelli generali cui rifarsi è stata recentemente definita in Biologia<br />

della Conservazione con il concetto di ”it depends dilemma” (Soulé e Orians,<br />

2001).<br />

3<br />

Vedi anche quanto riferito da Farina (2001) riguardo alla relatività del concetto di omogeneità/eterogeneità<br />

su scale differenti.

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