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Frammentazione ambientale, connettività, reti ecologiche

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3.1 Le <strong>reti</strong> <strong>ecologiche</strong><br />

Reti <strong>ecologiche</strong> 167<br />

La pianificazione di rete ecologica si pone l’obiettivo, sotto uno stretto profilo<br />

di conservazione, di mantenere o ripristinare una <strong>connettività</strong> fra popolazioni<br />

ed ecosistemi in paesaggi frammentati. Essa costituisce un paradigma concettuale<br />

di grande portata, capace di promuovere strategie di conservazione della diversità<br />

biologica e dei processi ecologici attraverso la pianificazione del territorio.<br />

L’attuazione pratica di questo obiettivo, tuttavia, presenta alcune difficoltà. Infatti,<br />

l’ampia gamma delle differenze <strong>ecologiche</strong> tra le specie oggetto di indagine,<br />

delle scale spaziali e temporali di riferimento, dei livelli ecologici coinvolti, nonché<br />

dei complessi fattori che agiscono nel “mondo reale”, rende difficile l’individuazione<br />

di criteri e metodologie definitive e generali in questo settore (Haila, 1985; Opdam<br />

et al., 1994).<br />

Le conoscenze teoriche riguardanti il tema della frammentazione, della<br />

<strong>connettività</strong> e delle <strong>reti</strong> <strong>ecologiche</strong> sono state in parte acquisite a livello di pianificazione,<br />

oltre che normativo, e inserite in Convenzioni internazionali, in<br />

Direttive comunitarie (si vedano la Direttiva 79/409/CE “Uccelli” e, più recentemente,<br />

la Direttiva 92/43/CE “Habitat”), in strategie pan-europee e in linee<br />

di indirizzo nazionale 1 . La Convenzione di Rio sulla Diversità Biologica<br />

(UNCED, 1992), il Congresso di Caracas sui parchi e le aree protette (1992)<br />

ed il recente Congresso mondiale delle aree protette di Durban (2003; cfr., per<br />

un resoconto, Romano, 2003) sono stati, a tal proposito, i momenti storici che<br />

hanno, a livello mondiale, trasferito in indirizzi le conoscenze teoriche sull’argomento.<br />

Ulteriori iniziative hanno contribuito alla diffusione del concetto di rete ecologica<br />

in Europa. Tra queste, Eeconet (1991), che propone la definizione di una rete<br />

ecologica pan-europea finalizzata alle politiche sulle aree protette e a quelle sulle<br />

aree rurali; Iene (1999), un progetto finalizzato al miglioramento delle infrastrutture<br />

europee secondo logiche di conservazione; Lynx (1996), che si struttura come<br />

una rete internazionale per lo scambio di informazioni e cooperazione sulle <strong>reti</strong><br />

<strong>ecologiche</strong> (Pungetti, 1998, 2001, ha fornito un quadro delle attività nel settore in<br />

Europa).<br />

1 Per una revisione vedi Reggiani et al. (2000) e Romano (2000: 145-187); per un inquadramento delle politiche<br />

di pianificazione <strong>ambientale</strong> in Europa: Mussner e Plachter (2002); per l’Italia: Ministero dell’Ambiente<br />

(1999); ANPA-INU (2001); APAT, 2003 (sito web: www.eco<strong>reti</strong>.it).

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