03.06.2013 Views

Frammentazione ambientale, connettività, reti ecologiche

Frammentazione ambientale, connettività, reti ecologiche

Frammentazione ambientale, connettività, reti ecologiche

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

92 <strong>Frammentazione</strong> <strong>ambientale</strong><br />

si può verificare il declino di alcune specie sensibili. 4<br />

Le strade contribuiscono alla frammentazione degli ambienti naturali e al disturbo<br />

sulla componente biotica attraverso impatti che differiscono in funzione della tipologia<br />

<strong>ambientale</strong> attraversata (Fig. 14). Ad esempio, Farina (2001) riporta uno<br />

studio che dimostra come gli effetti dei disturbi acustici e visivi sulle popolazioni<br />

di uccelli risultino maggiori in ambienti aperti rispetto ad ambienti forestali, probabilmente<br />

per l’assenza di una schermatura prodotta dalla vegetazione, nonché per<br />

una differente sensibilità delle specie legate a questi habitat.<br />

Gli effetti delle infrastrutture lineari come barriera e come fonte di disturbo non si<br />

limitano solo a specie che sono caratterizzate da una ridotta capacità dispersiva. Infatti,<br />

benché uccelli ed insetti mostrino, in linea generale, una maggiore capacità dispersiva<br />

intrinseca, alcune specie appartenenti a questi gruppi, possono essere molto sensibili<br />

eco-etologicamente alla frammentazione indotta da barriere lineari. Diversi Autori<br />

hanno, tra l’altro, osservato come, specialmente in aree tropicali, gli spazi aperti<br />

tra frammenti forestali, anche in assenza di strutture artificiali, possano costituire una<br />

barriera alle dinamiche individuali di alcune specie di uccelli (Machtans et al., 1996).<br />

Ad esempio, fasce deforestate di poche decine di metri di larghezza (50-100 metri)<br />

possono svolgere una funzione di barriera ai movimenti di molte specie di uccelli ed<br />

insetti (Debinski e Holt, 2000). In Amazzonia aree deforestate ampie soltanto 70 metri<br />

costituiscono una barriera per alcuni uccelli insettivori specialisti (Stratford e<br />

Stouffer, 1999) e alcune fra le specie forestali interior evitano discontinuità di origine<br />

artificiale ampie soltanto 50 metri (Kroodsma cit. in Kluza et al., 2000).<br />

Si è già accennato al fatto che alcune specie di uccelli sensibili si mostrano restie<br />

ad attraversare aree deforestate ed inondate artificialmente, ampie anche poche<br />

decine o centinaia di metri in aree tropicali (Diamond, 1981). MacArthur (cit. in<br />

Margules et al., 1982) cita addirittura un esempio nel quale un gap di soli 10 metri<br />

in zone tropicali influenza la dispersione di alcune specie di uccelli estremamente<br />

specializzate. In Australia, infine, è stato osservato che alcuni passeriformi mostrino<br />

una riduzione nel tasso di dispersione se nell’area di studio sono presenti discontinuità<br />

di origine artificiale ampie anche soltanto qualche centinaio di metri (per<br />

alcune specie anche solo 60 metri possono impedire la dispersione individuale;<br />

Brooker et al., 1999). Anche nella fascia temperata nordamericana aree deforestate<br />

presenti in paesaggi forestali possono influenzare negativamente l’abbondanza e la<br />

Ricchezza degli uccelli migratori neotropicali, in modo particolare di alcune specie<br />

legate ai settori più interni delle foreste (Kluza et al., 2000). Distanze dell’ordine<br />

delle centinaia di metri possono alterare i pattern di dispersione di alcune specie di<br />

uccelli forestali tra frammenti (Villard et al., 1995). Ciò è stato osservato, sempre<br />

fra gli uccelli, in Canada, oltre che durante il periodo riproduttivo, anche durante

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!