03.06.2013 Views

Frammentazione ambientale, connettività, reti ecologiche

Frammentazione ambientale, connettività, reti ecologiche

Frammentazione ambientale, connettività, reti ecologiche

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

144 Connettività<br />

L’analisi per singole specie sottolinea allora come non sia solo il numero complessivo<br />

di queste ultime (aspetto quantitativo) che bisogna utilizzare come criterio<br />

di selezione delle aree protette ma anche il valore ecologico di ciascuna di esse<br />

(aspetto qualitativo). In comunità complesse, come quelle tropicali, e in presenza<br />

di specie chiave e/o mutualiste occorre, inoltre, valutare anche le necessità,<br />

in termini di estensione di habitat idoneo, delle specie ad esse correlate. In America<br />

centrale, l’isola di Barro Colorado (Panama) comprende un tratto di foresta<br />

artificialmente isolato da altre aree simili a causa delle grandi trasformazioni ambientali<br />

di origine antropica avvenute nelle porzioni forestali limitrofe. In questa<br />

area di studio è stato osservato che la dimensione ottimale di una riserva, necessaria<br />

per la conservazione di popolazioni vitali di alcune specie chiave di insetti<br />

(formiche legionarie, in questo caso Eciton burchelli) non corrispondeva alle dimensioni<br />

minime in termini di superficie (circa 100 ettari), necessarie a mantenere<br />

la vitalità di alcune specie di uccelli ad esse ecologicamente correlate (ant-following<br />

birds): conseguentemente alcune fra queste ultime specie hanno subìto<br />

una scomparsa locale nei decenni successivi all’istituzione della riserva (Chapman<br />

e Reiss, 1994; Boswell et al., 2000).<br />

Ovviamente, l’area non è determinante per specie che non sono sensibili a tale<br />

fattore, definibili come specie non area-sensitive o con moderate area requirement<br />

(Gilpin e Diamond, 1980), o la scala spaziale cui fanno riferimento è differente<br />

da quella cui ci si riferisce per istituire le aree protette (Saunders et al.,<br />

1991).<br />

Oltre alla superficie, anche la forma delle riserve ed il loro grado di isolamento<br />

possono essere fattori determinanti nel favorire la dispersione individuale e la vitalità<br />

di popolazioni e di specie (cfr. par. 1.4). Per la conservazione delle specie più<br />

vulnerabili, le riserve dovrebbero avere al loro interno, almeno in linea generale,<br />

ambienti omogenei e non frammentati, nonché un perimetro regolare in modo da<br />

massimizzare l’area interior ed il rapporto area/perimetro e diminuire, così, l’effetto<br />

margine sulle specie sensibili (si vedano Simberloff e Abele, 1976; Burkey,<br />

1989; Laurance e Yensen, 1991; Debinski e Holt, 2000; per un’analisi quantitativa,<br />

si veda Game, 1980). Riguardo all’isolamento vale quanto detto in precedenza (cfr.<br />

par. 1.2).<br />

La qualità <strong>ambientale</strong> interna alle aree protette costituisce, infine, un ulteriore<br />

importante parametro da considerare nel processo di individuazione e selezione<br />

delle riserve naturali. A causa dei disturbi provenienti dalla matrice e dell’effetto<br />

margine conseguente alla frammentazione <strong>ambientale</strong>, le condizioni interne<br />

alle aree possono, infatti, essersi alterate pregiudicandone l’idoneità per determinate<br />

specie e comunità. Così, alcune tipologie ecosistemiche possono conte-

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!