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Frammentazione ambientale, connettività, reti ecologiche

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Connettività 153<br />

ecologici (Dobson et al., 1999; si veda anche, per l’Italia, e nello specifico l’area<br />

romana, Benedetti, 1999).<br />

Ruolo e limiti<br />

Il ruolo dei corridoi e della <strong>connettività</strong> è stato più volte enfatizzato nella letteratura<br />

scientifica (si vedano, ad esempio, Lindenmayer e Nix, 1993; Jongman,<br />

1998; Bolger et al., 2001).<br />

Franco (2003), in una recente revisione, sintetizza come, secondo un’ottica di<br />

ecologia del paesaggio, il tasso di connessione tra elementi del mosaico paesistico<br />

può risultare un buon indicatore dei flussi biotici di molte popolazioni animali, di<br />

molti processi ecosistemici (ad esempio, idrogeologici) fino a quelli legati alla sfera<br />

umana (socioculturali, percettivi, ecc.).<br />

Almeno in alcuni casi, sembra che i corridoi possano svolgere un ruolo positivo<br />

nelle strategie di conservazione per alcune specie in determinati ambiti 5 (Haddad et<br />

al., 1999). L’utilità di queste aree, tuttavia, appare ancora controversa anche a causa<br />

di una scarsa letteratura di tipo sperimentale che possa documentare un loro successo<br />

per determinate specie e aree geografiche. In una loro revisione sull’argomento,<br />

Beier e Noss (1998) hanno fatto notare come alcuni Autori suggeriscano la<br />

possibilità che i corridoi possano essere svantaggiosi in alcuni contesti e per determinate<br />

specie mentre altri, al contrario, sono concordi sul fatto che tali aree possono<br />

comunque svolgere una funzione connettiva, almeno in determinate condizioni<br />

e per certe specie. In particolare, Bennett (1999) elenca come le aree corridoio possano<br />

avere un ruolo positivo ove una rilevante proporzione di habitat è stata distrutta,<br />

trasformata o resa inospitale per determinate specie sensibili, specialiste di habitat<br />

(stenoecie) o, in linea generale, quando il mantenimento dei processi ecosistemici<br />

richiede la presenza di una continuità <strong>ambientale</strong>.<br />

A causa del gran numero di differenti risposte <strong>ecologiche</strong> delle specie e del recente<br />

sviluppo teorico di questo campo di studio, sono disponibili ancora poche<br />

informazioni sul ruolo connettivo che specifiche tipologie ecosistemiche possono<br />

svolgere per singole specie sensibili, in particolare animali, e in determinati paesaggi<br />

frammentati (Machtans et al., 1996; Brooker et al., 1999; Haddad et al.,<br />

1999).<br />

5<br />

Ad esempio quelle che percepiscono i frammenti residui di habitat come isole e la cui scala di popolazione<br />

corrisponde alla scala del frammento.

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