Frammentazione ambientale, connettività, reti ecologiche
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Connettività 145<br />
nere comunità strutturalmente differenti se sono inserite o meno in paesaggi<br />
frammentati. 5<br />
L’identificazione delle aree da proteggere si dovrebbe basare, oltre che su parametri<br />
spaziali e dimensionali delle stesse (area, forma, isolamento), anche sulla<br />
Ricchezza specifica (vedi gli hot spot di Ricchezza/Diversità), sul contenuto in specie<br />
rare (vedi i tipi di rarità e gli hot spot di rarità/endemicità), sul ruolo complementare<br />
di quelle aree che forniscono, nell’insieme, il più elevato contenuto di Diversità<br />
(espressa, ad esempio, in termini di numero di specie), ed infine, sulla loro<br />
rappresentatività relativamente alla biodiversità locale (Ferrari, 2001).<br />
Williams (1998) ha fornito una interessante revisione dei metodi di selezione<br />
delle aree protette (relativi ad un minimo set complementare, a hot spot di ricchezza,<br />
rarità e, a livello di singole specie, di abbondanza). Lo stesso Autore indica,<br />
inoltre, una serie di tecniche più complesse per la selezione di aree protette (come<br />
l’uso di algoritmi di complementarità).<br />
Per la selezione delle aree da proteggere Ferrari (2001) riporta una procedura il cui<br />
scopo è quello di identificare il numero minimo di siti che comprendono, nell’area di<br />
studio, la totalità delle specie caratteristiche di determinate tipologie ecosistemiche. Nello<br />
specifico, dopo aver costruito una matrice specie/siti: 1) si seleziona il sito con il numero<br />
più elevato in specie (hot spot); 2) si seleziona un secondo sito scelto in maniera tale<br />
che sia quello che aggiunga il maggior numero di specie al precedente (progressivo<br />
aumento di Ricchezza di specie); 3) si procede finché tutte le specie non sono rappresentate.<br />
Un metodo leggermente differente, definito “del minimo set complementare”,<br />
può non includere l’hot spot e, invece, prevedere il raggruppamento del numero<br />
minimo di aree che, in modo complementare, comprendano tutte le specie della lista.<br />
5 In un paesaggio frammentato a seguito dell’intrinseca eterogeneità dei sistemi naturali (definita<br />
patchiness), la componente biotica può essere differente in ciascuno dei frammenti ambientali residui.<br />
Quindi essi possono non costituire una semplice versione ridotta delle aree naturali precedenti alla frammentazione:<br />
ogni frammento potrà contribuire in misura differente e complementare al campione complessivo<br />
di specie nel paesaggio. I frammenti non dovrebbero, allora, essere considerati, in modo semplicistico,<br />
come parti residue di habitat originali continui e sarà necessario misurare il contributo dei singoli frammenti<br />
alla diversità totale del paesaggio e le priorità di conservazione in base alla loro rappresentatività (Davies et<br />
al., 2001).