03.06.2013 Views

Frammentazione ambientale, connettività, reti ecologiche

Frammentazione ambientale, connettività, reti ecologiche

Frammentazione ambientale, connettività, reti ecologiche

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

<strong>Frammentazione</strong> <strong>ambientale</strong> 79<br />

no, tuttavia, essere anche quelle meno idonee sotto il profilo ecologico (trofico, riproduttivo,<br />

ecc.), possono essere habitat sink, subottimali e con meno risorse disponibili.<br />

Tutto ciò potrà quindi comportare conseguenze negative a livello demografico<br />

(Goss-Custard et al., 2000). Riguardo alle modalità di uso dello spazio e ad altri<br />

aspetti biologici ed eco-comportamentali sono state anche osservate differenze a livello<br />

sessuale in alcune specie animali tra aree marginali e non. Per esempio, in una<br />

arvicola nordamericana (Microtus pennsylvanicus), le femmine presenti nelle porzioni<br />

marginali dei frammenti tendono ad avere home range e dimensioni corporee<br />

più grandi, tempi di residenza e tassi riproduttivi più elevati, rispetto agli individui<br />

presenti nelle porzioni più interne (Debinski e Holt, 2000). Anche in questo caso è<br />

evidente come tali effetti possono poi riflettersi a livello demografico.<br />

Sempre in merito alle dinamiche individuali è poi necessario ricordare come il<br />

tasso di emigrazione di individui dai frammenti sia, in alcune specie, direttamente<br />

correlato alla lunghezza del perimetro (cfr. par. 1.4). In piccoli frammenti, il rapporto<br />

perimetro/area, infatti, è talmente elevato che le popolazioni possono addirittura<br />

scomparire rapidamente dai frammenti a causa dell’elevato tasso di emigrazione<br />

da essi (per i lepidotteri, si veda Thomas et al., 2000).<br />

Oltre agli aspetti intra- ed interspecifici, a cui si è in parte accennato, un’altra<br />

serie di disturbi collegati alle aree di margine antropogenico riguarda quelli direttamente<br />

o indirettamente collegati alla presenza umana, che meritano una trattazione<br />

a parte. Uno fra questi riguarda l’aumento di accessibilità delle aree residuali in<br />

paesaggi frammentati, più elevata nei pressi di infrastrutture e centri abitati che si<br />

esplica con le più varie modalità ed intensità. Nelle foreste tropicali l’aumento di<br />

accessibilità dovuto alla costruzione di strade determina un aumento della persecuzione<br />

diretta, come la caccia a fini alimentari o commerciali, soprattutto sulle specie<br />

di grande dimensione portando al fenomeno definito delle empty forests, riferito<br />

alla scomparsa di molte fra queste specie dai frammenti residui di foresta (per una<br />

sintesi, si veda Robinson e Bennett, 2000).<br />

Anche nelle zone temperate esistono esempi analoghi. Posillico et al. (2002) riportando<br />

i dati relativi all’Action Plan per l’Orso bruno (Ursus arctos) nell’Europa<br />

centrale, sottolineano come l’impatto della caccia, del bracconaggio e della mortalità<br />

dovuta ad autoveicoli su questa specie aumenti in misura proporzionale all’accessibilità<br />

delle aree. Gli stessi Autori, analizzando le cause di mortalità in questa<br />

specie, evidenziano come, nell’Appennino centrale, la proporzione maggiore di orsi<br />

rinvenuti morti sia costituita dal bracconaggio e da incidenti con autoveicoli e<br />

treni nelle aree immediatamente adiacenti ai confini delle aree protette. Tali aree di<br />

margine possono quindi funzionare da habitat sink nelle quali le popolazioni di predatori<br />

potranno persistere in tempi lunghi solo in presenza di una periodica immi-

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!