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Frammentazione ambientale, connettività, reti ecologiche

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Connettività 151<br />

- quelle che compiono movimenti regolari fra ambienti differenti per le loro necessità<br />

vitali (trofiche, riproduttive, ecc.);<br />

- quelle relativamente mobili (gran parte degli uccelli, di insetti, di chirotteri);<br />

- quelle tolleranti a livelli medi di disturbo, benché non abili ad occupare zone<br />

permanentemente modificate dall’uomo.<br />

Le stepping-stones di origine artificiale (rimboschimenti, zone umide artificiali,<br />

ecc.) possono essere funzionali a quelle specie che risultano poco sensibili a livelli<br />

medio-alti di frammentazione <strong>ambientale</strong>.<br />

-Connessioni a scala di paesaggio (landscape linkage). E’ un termine generale<br />

che indica quelle connessioni fisiche di ambiente naturale che sono in grado di<br />

aumentare la <strong>connettività</strong> ad una scala di paesaggio (o regionale).<br />

-Mosaico <strong>ambientale</strong> (habitat mosaic). Con questo termine si intende una configurazione<br />

del paesaggio (landscape pattern) che comprende un certo numero<br />

di ambienti frammentati di differente qualità per le specie animali.<br />

Sempre Bennett (1999), citando Forman e Godron, riporta una classificazione<br />

dei corridoi basata sulla loro origine:<br />

- Corridoi naturali (natural habitat corridors): ad esempio, corsi d’acqua e loro<br />

vegetazione associata. Seguono, generalmente, rilievi topografici e sono il risultato<br />

di processi naturali.<br />

- Corridoi residuali (remnant habitat corridors): ad esempio, fasce di vegetazione<br />

naturale intercluse fra aree trasformate dall’uomo. Sono il risultato di<br />

trasformazioni antropiche avvenute nella matrice paesistica.<br />

-Corridoi di ambienti naturali secondari (regenerated habitat corridors): sono<br />

il risultato della rinaturalizzazione di aree precedentemente trasformate o disturbate<br />

(fasce spondali secondarie, siepi, aree degradate rinaturalizzate spontaneamente,<br />

ecc.).<br />

- Corridoi naturali di origine antropica (planted habitat corridors): ad esempio<br />

colture agricole, filari, cinture verdi urbane. Frequentemente composte da specie<br />

vegetali non autoctone.<br />

In Italia questa nomenclatura, oltre che in ambito tecnico, è stata acquisita<br />

anche a livello normativo nella Legge Regionale n.56/2000: “Indicazioni tecniche<br />

per l’individuazione e la pianificazione delle aree di collegamento ecologico”<br />

della Toscana (Deliberazione di Giunta Regionale n. 1148 del<br />

21/10/2002).<br />

Un’altra classificazione dei corridoi, oltre che una definizione terminologica del<br />

concetto, è stata proposta da Jongman (1998) ed è basata su attributi strutturali quali<br />

forma, posizione e struttura. Si possono definire:<br />

- in accordo alla loro forma:

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