Frammentazione ambientale, connettività, reti ecologiche
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130 <strong>Frammentazione</strong> <strong>ambientale</strong><br />
uno sbilanciamento nel rapporto sessi e conseguenti problemi di carattere demografico<br />
(IUCN, 1996). Tra l’altro, le aree montuose ove oggi è presente la Lince comprendono<br />
habitat subottimali per questa specie che sono occupati solo perché ancora<br />
relativamente poco disturbati (si veda, a tale riguardo, il fenomeno definito di<br />
habitat compensation in Norton et al., 2000). L’Italia può ricoprire un ruolo importante<br />
nel futuro di questa specie a scala continentale, costituendo un ponte fra le<br />
popolazioni slovene e svizzere. Tuttavia, a causa delle barriere infrastrutturali trasversali<br />
presenti lungo l’arco alpino, l’unica strategia possibile utile a ricostituire<br />
eventuali popolazioni vitali sulle Alpi sembra essere quella di traslocare individui<br />
fra sottopopolazioni (Molinari et al., 2001). In Svizzera, ove sono presenti 50/70<br />
individui di Lince, sono stati già effettuati interventi di questo tipo negli anni ’70<br />
(Molinari-Jobin et al., 2001) 3 .<br />
Al fine di assicurare un adeguato flusso genico e la ricolonizzazione dopo estinzioni<br />
locali e mantenere quindi la vitalità delle popolazioni, i mammiferi di grandi<br />
dimensioni devono muoversi su aree molto ampie soprattutto se, in paesaggi fortemente<br />
frammentati, essi hanno la necessità di raggiungere frammenti di habitat ad<br />
alto grado di idoneità (Palomares, 2001). Quindi, con maggiore probabilità, gli individui<br />
compiranno spostamenti in aree meno idonee ecologicamente, sostenendo<br />
un costo energetico superiore e, subendo una mortalità più elevata. Tali individui<br />
potranno inoltre essere anche esposti ad una persecuzione differenziale tra i sessi<br />
(ad esempio i maschi, percorrendo distanze più grandi, possono essere uccisi in<br />
proporzione superiore alle femmine) e tra classi di età con conseguenti squilibri demografici<br />
(Tuyttens e MacDonald, 2000). Quando la densità umana è elevata le popolazioni<br />
di queste specie possono quindi scomparire rapidamente e queste ultime<br />
potranno sopravvivere solo in aree protette le quali, a loro volta, possono essere<br />
estremamente isolate da altre aree idonee (cfr. anche par. 1.8).<br />
Analogamente ad altri gruppi, la risposta di molti fra questi grandi mammiferi<br />
alla frammentazione può dipendere in gran parte dalla loro capacità di sopravvivere<br />
nella matrice trasformata (Woodroffe e Ginsberg, 2000). Alcune fra queste specie<br />
possono vivere in habitat alterati, altre sono abili ad attraversare aree trasformate<br />
utilizzandole come vie di dispersione ma non come habitat trofico e riproduttivo.<br />
Gli individui appartenenti a specie che non attraversano né utilizzano tali habitat,<br />
tenderanno a strutturarsi secondo subpopolazioni sempre più piccole ed isolate che<br />
saranno passibili di scomparsa locale.<br />
Esiste, comunque, una grande variabilità di risposte anche fra i carnivori e non<br />
possono essere fatte generalizzazioni. Crooks (2002), esaminando la risposta alla<br />
frammentazione ottenuta analizzando i dati relativi ad alcune fra queste specie negli<br />
Stati Uniti, ha osservato come quelle più sensibili fossero suddivisibili in tre