Frammentazione ambientale, connettività, reti ecologiche
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72 <strong>Frammentazione</strong> <strong>ambientale</strong><br />
Queste aree di contatto, individuabili su scale differenti, possono mostrare<br />
condizioni <strong>ecologiche</strong> particolari. Almeno in linea generale, la loro superficie<br />
aumenta in modo considerevole come conseguenza della frammentazione. Alcuni<br />
Autori ritengono addirittura che i disturbi legati alle aree di margine possano<br />
costituire una porzione significativa degli effetti totali della frammentazione sulla<br />
biodiversità (Reed et al., 1996). L’effetto margine induce nei frammenti una<br />
trasformazione della struttura vegetazionale, del microclima, della copertura del<br />
suolo che provoca, a sua volta, effetti diretti, indiretti e specie-specifici sulla<br />
distribuzione e abbondanza delle specie animali e vegetali (Laurance e Yensen,<br />
1991; Schonewald-Cox e Buechner, 1992). Sisk et al. (1997) hanno definito la<br />
risposta specie-specifica all’effetto margine come “il pattern di cambiamento<br />
nella densità di popolazione di alcune specie all’aumentare della distanza dal<br />
margine”.<br />
L’entità di tale effetto dipende da una serie di fattori quali la tipologia <strong>ambientale</strong><br />
del frammento, quella della matrice paesistica nella quale esso è inserito, il tipo e<br />
il grado di frammentazione ed il tempo intercorso dall’inizio di questo processo<br />
(Davies et al., 2001).<br />
Nelle aree di margine possono intervenire cambiamenti microclimatici (luce,<br />
temperatura, vento), biologici ed ecologici che amplificano così le conseguenze<br />
della frammentazione. Tra questi se ne possono elencare alcuni, quali il cambiamento<br />
nel tasso di germinabilità e di sopravvivenza dei semi, l’invasione di specie<br />
alloctone, l’aumento del tasso di predazione e della competizione da parte di<br />
specie provenienti dalla matrice su altre specie, più sensibili, presenti nei frammenti,<br />
ecc..<br />
A causa dell’effetto margine, un frammento residuo può essere quindi ulteriormente<br />
suddivisibile in un settore interno, ove gli effetti dovuti alla matrice<br />
esterna non intervengono o agiscono in misura minima (nucleo o interior<br />
area) e in un area marginale, di transizione con la matrice trasformata<br />
dall’uomo (margine o edge area) (Sisk et al., 1997; Bennett, 1999)(Fig. 10).<br />
L’estensione dell’area marginale è proporzionale alla lunghezza del perimetro<br />
dei frammenti e dipende dalla percezione eco-etologica che le diverse<br />
specie possono avere dei disturbi provenienti dalla matrice <strong>ambientale</strong> limitrofa<br />
e della “qualità” <strong>ambientale</strong> al margine. Frammenti con rapporto perimetro/area<br />
elevato (ad esempio di piccole dimensioni o con perimetro irregolare),<br />
presentano una proporzione maggiore di ambienti marginali cosicché<br />
i disturbi connessi all’effetto margine potranno interessare un più ampio<br />
settore del frammento rispetto ad altri che mostrano, invece, un rapporto inferiore.<br />
Quindi, in tali condizioni, popolazioni sensibili presenti in piccoli