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Gli accordi di ristrutturazione dei debiti: disciplina positiva ed effettività

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<strong>dei</strong> <strong>debiti</strong> estranei ad evidenziare l'attualità del <strong>di</strong>ssesto e a giustificare l'apertura delproce<strong>di</strong>mento fallimentare. Il giu<strong>di</strong>zio viene quin<strong>di</strong> sostanzialmente a sovrapporsi conquello da effettuare in s<strong>ed</strong>e <strong>di</strong> omologa: ove si accerti che il debitore sia in grado <strong>di</strong> pagareregolarmente i cre<strong>di</strong>tori estranei, si deve ritenere insussistente lo stato <strong>di</strong> insolvenza. Restafermo che una volta assunta la decisione sull'omologa dell'accordo, il proce<strong>di</strong>mentofallimentare va anch'esso deciso nel merito 441 .Successivamente, intervenuto il correttivo del 2007 (con i risvolti sopra visti intermini <strong>di</strong> <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> azioni esecutive e cautelari), si sono registrate due pronunce <strong>di</strong> tenore<strong>di</strong>fferente 442 : il Tribunale <strong>di</strong> Milano ha ritenuto sussistere tra la richiesta <strong>di</strong> omologa el'istanza <strong>di</strong> fallimento un rapporto <strong>di</strong> "connessione" e "pregiu<strong>di</strong>zialità logica e funzionale",che non solo impone <strong>di</strong> valutare in un unico contesto l'uno e l'altro tipo <strong>di</strong> proce<strong>di</strong>mento,riunendoli, ma richi<strong>ed</strong>e altresì <strong>di</strong> verificare in primo luogo se l'accordo sia o menoomologabile e, solo in caso <strong>di</strong> risposta negativa, <strong>di</strong> proc<strong>ed</strong>ere all'analisi della sussistenza<strong>dei</strong> presupposti per la declaratoria <strong>di</strong> fallimento 443 .9. Effetti dell'apertura del fallimentoIl fallimento è una possibilità che si apre a) quando l'accordo non sia omologato b)perda efficacia perchè b1) risolto, in quanto non eseguito nei confronti <strong>dei</strong> cre<strong>di</strong>tori stipulantib2) comunque sopravanzato da una <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> fallimento, richiesta da un cre<strong>di</strong>toreestraneo insod<strong>di</strong>sfatto, anche successivo all'omologa dell'accordo b3) invalidato 444 .Nelle ultime tre ipotesi l'inefficacia che ne deriva riguarderà i soli effetti negoziali e nonquelli legali, tipicamente l'esenzione da revocatoria fallimentare: è infatti la stessa norma che<strong>di</strong>spone questa esenzione presupponendo evidentemente che l'accordo omologato non siaindagine, condotta nell'una o nell'altra delle modalità consentite <strong>ed</strong> in<strong>di</strong>cate desse esito negativo,potrebbe affermarsi la puntuale persistenza <strong>di</strong> uno stato <strong>di</strong> insolvenza".441 NARDECCHIA, <strong>Gli</strong> <strong>accor<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> <strong>ristrutturazione</strong> e il proce<strong>di</strong>mento per la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> fallimento,cit., 706.442 Trib. Milano 10 novembre 2009, in Fallimento, 2010, 195; Trib. Milano 25 marzo 2010, inFallimento, 92.443 L'orientamento è stato confermato dalla recente Trib. Novara, 1 febbraio 2011, in Fallimento, 2011,703.444 SCIUTO, cit., 366.115

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