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ceveva.'Se la lesione è molto limitata, e se l'osso posto a nudo è convenientemente
coverto, poiché i capillari che percorrono questo strato
osseo comunicano con quelli delle parti vicine, esso potrà nutrirai a
spese di questi ultimi e -continuare a vivere. Ma se la lesione e, e*-ie>a.
l'osso morrà per inanizione, e questa mortificazione, che prende il nome
di necrosi, si estenderà- a tutte le parti dell' osso in cui e stata soppressa
la circolazione.
Letenesono anche moltissime. Il loro calibro è spesso superiore a quello
delle arterie. Dui! piccole vene accompagnano i principa'i rametti arteriosi:
dopo tre o quattro divisioni le arterie e le vene decornimi indipendenti.
L'involucro delle ossa flou contiene vasi linfatici, finora almeno non
è-stato possibile' osservarne la menoma traccia, tanto nella sua superficie
che nella sua spessezza.
Il periostio e notevole per l'abbondanza dei nervi che riceve, ogni
arteria è accompagnata da un rametto nervoso, che segue le prime divisioni
di quella, e che diventa in seguito in parteirrdipendeute. Le ramificazioni
di (piesto filetto si anastomizzano, sia tra loro, sia con filetti nervosi
vicini: formano così una rete nervosa a maglie irregolari. Le diramazioni
che concorrono alla formazione di questa rete sono tanto nume-
'rose,- che-è raro non incontrarne una ó parecchie sopra un semplice
lembo di periostio di pochi millimetri quadrati. La regola stabilita dagli
autori di tagliare circolarmente il periostio prima di procedere al
taglio delle ossa, ha senza dubbio per scopo principale di prevenire la
lacerazione o lo scollamento di questa membrana, ma ha anche il vantaggio
di evitare all'amnialato.dei dolori, che l'anatomia non permette più
di porre in dubbio. >.
, Nella trama fibrosa del periostio si trovano sempre cellule a lipose,
i in numero variabilissimo e distribuite in modo estremamente ineguale.
In alcuni punti co ne ha tante, da formare uno strato quasi continuo;
in altri esse sono disseminate e più o meno distanti tra loro: in alj
tri infine mancano affatto.
Nel feto e durante tutto il periodo di aocrescimento delle ossa si
osserva inoltre sulla faccia aderente di questa membrana uno strato
molto fitto di piccole cellule e di nuclei, uniti fra loro mediante una sostanza
amorfa semiliquida, strato indicato e ben descritto da Ollier. Questo
strato compie la parie principale nello accrescimento delle ossa In
spessezza, presiede alla loro riproduzione nei casi di necrosi, e si può
anche indicare, secondo questo autore, col nome di sfrato osteogeno.