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- 166 -<br />

Da questo labbro esterno nascerla parete inferiore del condotto auditivo.<br />

Per formarla esso si allunga: la sua parte media si porta imsopra ed in<br />

fuori, L anteriore in dietro, e la posteriore^ avanti. Tutte tre queste<br />

parti tendono in una parola a convergere dalla circonferenza verso il<br />

centro dell'anello. Ma la prima cresce lentamente; le due altre si svijuppono-invece<br />

con rapidità: bentosto si incontrano e si saldano tra loro<br />

prima di unirsi alla parte media. Dalla loro--unione risulta una specie<br />

.di ponte osseo il cui margine esterno concorre a limitare l'entrata del condotto<br />

auditivo, ed il cui margine interno si trova diviso dalla parte media<br />

dell'anello timpanico da uno spazio circolare o piuttosto da un foro.<br />

All' epoca della nascita 1' anello timpanico è saldato alla porzione<br />

squamosa con le sue due estremità, ed alla rocca con la maggior parte<br />

della sua circonferenza. A tre anni, e spesso prima, l'entrata del con 1 -<br />

dotto auditivo è completa: ma la sua parete inferiore è ancora forata da<br />

largo orificio. Atreo quattro anni questo foro ordinariamente si chiude.<br />

La paréte inferiore, da prima estremamente sottile e trasparente al suo<br />

livello, si ispessisce in seguito progressivamente.<br />

Questa porzione timpanica della rocca offre del resto molte varietà. 11<br />

suo sviluppo può essere molto lento; non è molto raro trovarlo ancora<br />

forato al suo centro in fanciulli di sei, otto o dieci anni-ed anche in un'età<br />

molto più avanzata. L'orifizio che si trova talvolta nell'adulto nella parete<br />

inferiore del condotto auditivo non si deve dunque considerare come (in<br />

vizio di conformazione, meno ancora come il risultato di un'alterazione<br />

antica, ma come un semplice arresto di sviluppo.<br />

Il punto di ossificazione dell'apofisi stiloide non si sviluppa che dopo<br />

la nascita:, si salda a quattordici o quindici anni. Quest'apofisi del resto<br />

non appartiene al temporale; vedremo appresso che essa fa parte dell'apparecchio<br />

ioideo.<br />

U canale mediante il quale la cassa del timpano comunica con le cellule<br />

mastoidee risulta dall'unione della porzione squamosa con la rnastoidea.<br />

All'epoca della nascita queste cellule non esistono: si trova invece tessuto<br />

spugnoso nel punto che esse occuperanno. Is'el corso del primo anno<br />

questo tessuto comincia ad essere assorbito sui limiti del canale, e si forma<br />

qualche cellula aerifera. A due anni il gruppo delle cellule aerifere si<br />

estende fino alla base dell' apolisi rnastoidea; da due a tre si prolunga in<br />

tutta la spessezza di questa ;q ofìsi. che comincia allora a svilupparsi. Pia<br />

tardi le cellule diventano più grandi- comunicano più largamente, quindi<br />

il tavolalo esterno dell'apofisi rnastoidea si allontana dallo interno,<br />

ed il volume di questa cresce notevolmente. — Paragonando questo sviluppo<br />

delle cellule mastoidee con quello dei seni frontali e sfenoidali<br />

si vede che essi non differiscono punto. .Nessuna delle cavità aerifere<br />

che dipendono dal cranio esiste primitivamente, tutte si formano a spese<br />

dell'assorbimento del tessuto spugnoso; tutte s'ingrandiscono poi per allontanamento<br />

del tavolato esterno dell'osso.

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