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napoli - USP

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di quelle che non presentano che un inviluppo; ma se ne vedono anche<br />

molte fornite di una serie d'inviluppi concentrici, e queste si distinguono<br />

dalle altre per la piccolezza della loro cavità e per la spessezza maggiore<br />

delle loro pareti.<br />

La struttura di questi legamenti spiega benissimo la loro notevole<br />

elasticità. Fra le parti fibrose e fibro-cartilaginee dell'articolazioni mobili,<br />

non ce n' è alcuna che sia così ricca di cellule di cartilagine.<br />

I legamenti interossei delle anfiartrosi hanno vasi e nervi. Nelle parti4<br />

fibrose e fibro-cartilaginee dell'altre articolazioni, tanto gli uni che gli<br />

altri sono accessibilissimi ai nostri mezzi d'investigazione. Qui, invece,<br />

riesce difficilissimo poterli vedere, ed oggi ancora, che questo studio<br />

m'è divenuto familiare, io non riesco talvolta a rinvenirli. Due cagioni<br />

spiegano cotesta difficoltà: da una parte, questi vasi enervi sono meno<br />

numerosi che nelle fibro-cartilagini diartroidali, dall'altra i vasi sono<br />

semplici capillari,perfettamente trasparenti,le cui pareti pare che aderiscano<br />

al tessuto fibroso. Non ho rinvenuto una sola volta un capillare<br />

arterioso od un capillare venoso forniti di fibre muscolari.<br />

I vasi ed i nervi dei legamenti interossei non si distribuiscono, del<br />

resto, che alla loro parte periferica. La loro porzione molle o centrale<br />

ne.è costantemente sfornita, allo stato normale.<br />

2° Legamenti leriferici. — Questi legamenti, al numero di due, circondano<br />

di una guaina quasi completa le superficie articolari ed il legamento<br />

interosseo. Differiscono da quelli delle diartrosi per l'estrema<br />

ineguaglianza dei fasci fitrosi che li compongono.fra i quali, i più profondi<br />

sono i più corti. Ne differiscono pure per l'estensione maggiore<br />

delle loro inserzioni: giacché essi non si attaccano solamente a tutto<br />

il contorno delle superficie articolari, ma su tutta la circonferenza dei<br />

dischi interossei. Da questa disiosizione risulta che, i legamenti periferici<br />

ed il legamento interosseo sono unificati in qualche modo allo<br />

stesso modo che questo si unifica con le due superficie articolari. Da<br />

ciò l'estrema solidità di questa maniera d'unione, che resiste alle più<br />

grandi violenze, così che, in seguito di esse, le superficie articolari si<br />

rompono e rarissimamente si lussano. La struttura dei legamenti periferici<br />

non differisce, del resto, da quella dei legamenti corrispondenti delle<br />

diartrosi. Essi sono egualmente ricchi di vasi e di nervi.<br />

C. — Sviluppo delle amfiartrosi.<br />

Al principio del loro sviluppo, le amfiartrosi non sono costituite che<br />

dalle loro cartilagini e dai loro legamenti periferici. Le cartilagini sono<br />

lisce, levigate, e completamente indipendenti: i legamenti periferici si<br />

estendono dall' una all' altra, e sembrano formati da un semplice prolungamento<br />

del reriostio. In questo primo periodo del loro sviluppo, le

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