napoli - USP

- 348 -
In avanti, questi spazi corrispondono a vertebre situate mólto al di
sotto di quelle con cui le coste si articolano posteriormente.
11 primo spazio intercostale, limitato in dietro dal corpo della prima
vertebra dorsale, corrisponde in avanti al corpo della quarta. , *
11 secondo spazio, limitato indietro dal corpo della seconda vertebra^
corrisponde in avanti al corpo della quinta.
Il terzo spazio corrisponde in avanti al corpo della sesta vertebra ; il
quarto alla settima; il quinto all'ottava; il sesto alla nona.
Il settimo corrisponde alla parte superiore della decima; l'ottavo alla
parte superiore della dodicesima ; il nono all' articolazione della dodicesima
con la prima lombare; il decimo alla seconda lombare; l'undecimo
infine alla terza lombare.
In una parola, l'estremità anteriore di questi spazi scende in media
di tre corpi di vertebra al di sotto della loro estremità posteriore. Questo*
abbassamento diviene un po' più considerevole negF individui la cui parete
anteriore del torace è depressa; tende, invece, a diminuire in quelli
in cui la regione sternale è molto sporgente.
D. — Configurazione interna del torace.
Guardata internamente, la cavità toracica mostra una configurazione,
che il suo aspetto esterno non fa punto prevedere. La colonna dorsale,
avanzandosi a mo' di un pilastro, la segmenta nel suo terzo posteriore,
e sembra così dividerla in due cavità più piccole, comunicanti tra loro
per tutto lo spazio compreso tra lo sterno, e la colonna rachidiana. Da
questo modo di configurazione risulta :
1.° Che in un taglio orizzontale, la superficie interna del petto olire
la forma di una circonferenza, la cui parte posteriore-sarebbe abbastanza
rientrante, per avvicinarsi più o meno al suo centro ;
2.° Che la parete posteriore di questa cavità si compone di tre parti
differentissime ; una media, prominente, concava da sopra in bassoyconvessa
trasversalmente; e due laterali a forma di una gronda;
3." Che il diametro antero-posteriore interno della cavità è molto
meno lungo dell'antero-posteriore esterno. In qualche individuo, il primo
non rappresenta che la metà della lunghezza del secondo ; ma, in generale,
supera questa metà di un centimetro. Conoscendo l'uno, si potrà
sempre determinare approssimativamente l'altro, ed apprezzare per con»
seguenza l'estensione dello spurio destinato al cuore. Così, quando l'esterno
è di 21 centimetro, si può pensare che F interno non è meno di 11 a 12.
Il diametro trasversale interno non differisce dallo esterno che di 15,
a 20 millimetri, negl'individui le cui coste sono visibili o facili a rico-'
noscersi col tatto; esso è dunque in media di 20 a 27 centimètr-ùtne^
l'uomo, di 22 a 23 nella donna.