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— 236 —<br />

questo predominio il carattere della dignità: e quando dovettero rappresentare<br />

eroi o dei, diminuirono ancora le dimensioni della faccia aumentando<br />

invece quelle del cranio.<br />

Gli anatomici del XVIII secolo ed i loro successori pensarono che<br />

non bastava aver dimostrato questo antagonismo delle dimensioni del<br />

cranio e della faccia, ma che bisognava seguire in qualche modo fil per<br />

filo le modificazioni inverse che subiscono discendendo o salendo nella<br />

serie animale. A questo scopo essi si sforzarono di scovrire un metodo<br />

di misura che permettesse di valutare le proporzioni rispettive delle due<br />

parti e che fosse applicabile contemporaneamente all'uomo ed ai vertebrati.<br />

Da queste ricerche hanno avuto origine: l'angolo facciale di Camper;<br />

i diversi goniometri destinati a misurarlo; le aree comparative di<br />

Cuvier e di Geoffroy Saint-Hilaire; ed il metodo di Segond, che consiste<br />

a scomporre ciascuna di queste aree in più segmenti angolari, per meglio<br />

valutarne le dimensioni.<br />

1. Angolo facciale di Camper. — La testa guardata di lato si pare<br />

allungata di sopra in basso e di dietro in avanti: presenta due poli o<br />

due estremità : una superiore e posteriore , voluminosa ed arrotondita;<br />

una inferiore ed anteriore, più piccola ed angolare. Poiché queste variano<br />

in senso inverso, per conoscere le loro dimensioni relative rigorosamente<br />

parlando, poteva bastare la misura di una di esse : Camper<br />

misurò 1' estremità angolare. — Per apice del suo angolo, egli non<br />

prese 1' eminenza mentoniera, ma la parte mediana dell' arcata dentaria<br />

superiore. Da questo punto egli tirò due linee, una superiore ed anteriore,<br />

o facciale, che si terminava in sopra sulla bozza nasale; l'altra<br />

inferiore e posteriore, o auricolare, terminando all'entrata del condotto<br />

auditivo esterno: lo spazio compreso tra queste due linee costituisce<br />

1' angolo facciale. Il metodo di Camper, ridotto alla sua espressione<br />

più semplice, consiste dunque in riassunto, ad applicare 1' estremità di<br />

una delle branche di un compasso sugli incisivi superiori, e l'altra prima<br />

in sopra sulla parte sporgente della fronte, e poi siili' entrata del<br />

condotto auditivo. Passando dai vertebrati superiori agli inferiori, si<br />

vede che le due branche del compasso si avvicinano: esse si allontanano<br />

invoce, quando si sale nella serie, e giungono al loro massimo allontanamento<br />

nella specie umana. Secondo le valutazioni dell'anatomico<br />

tedesco, 1' angolo facciale giunge ad 80° nella razza caucasica; scende<br />

a 7r>" nella mongollica; a 70° nella negra.<br />

Questo processo, di un'estrema semplicità, è speditivo ed applicata<br />

facilmente all'uomo ed agli animali, aliti natura morta come alla animata,<br />

e però ottenne un raro accoglimento.<br />

2.' Angolo facciale di Cuvier e Geoffroy Saint-Hilaire. — Quest'<br />

autori prendono per lato anteriore del loro angolo la linea facciate di<br />

Camper: il lato inferiore si porta dal lato tagliente degli incisivi alla :

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