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- 566 -<br />

sariamente essa dovesse rientrare in una di quelle, ma dei fatti precisi,<br />

chiari e perfettamente concludenti ci mostrano che essa in realtà<br />

non entra in alcuna delle classi. Intermedia alle articolazioni mobili e<br />

semi-mobili, partecipa delle une e delle altre, e le unisce per formarne<br />

una catena non interrotta.<br />

1° Superficie articolari. — Queste superficie, formate dalla faccetta<br />

auricolare dell' osso cosciale e dalla faccetta auricolare del sacro, si dirigono<br />

obliquamente dalla base verso F apice di quest' osso, e dalla sua<br />

faccia anteriore verso la posteriore. Ambedue sono molto estese, leggermente<br />

sinuose e coverte di cartilagine : ma la spessezza di questa<br />

differisce molto per le due superficie: nel sacro, essa giunge ad un millimetro,<br />

e talvolta ad un millimetro e mezzo: sull'osso iliaco, dove la<br />

cartilagine è sempre più sottile, varia da 0 mm ,4 a 0 min ,O.<br />

Queste cartilagini hanno dei caratteri propri. Considerando la loro<br />

struttura, si giunge facilmente a determinare il posto che deve occupare<br />

l'articolazione sacro-iliaca in una buona classifica.<br />

La loro superficie libera non presenta né il colore bianco puro e matto<br />

delle cartilagini diartrodiali, né il loro aspetto liscio e levigato. Essa è<br />

di un grigio biancastro o rossastro , coverta di tratto in tratto da moltissimi<br />

prolungamenti villosi molto irregolari, ineguali di volume, e ripartiti<br />

inegualmente. La consistenza di questi prolungamenti è tanto<br />

debole, che Bichat prima e Blandin poi, li hanno considerati come una<br />

sinovia più-o meno concreta. Esaminati sotto all'acqua, essi galleggiano<br />

come frange sinoviali. Le due cartilagini perù non presentano punto lo<br />

stesso aspetto ; ne hanno invece uno tanto diverso, che a prima vista<br />

si possono distinguere F una dall' altra ; quella del sacro è quasi levigata<br />

; quella dell' osso iliaco è granulosa ; sembra formata da una miriade<br />

di piccoli globuli semi-trasparenti e contigui.<br />

Queste cartilagini considerate nella loro struttura differiscono anche<br />

moltissimo. —Quella dell'osso iliaco non appartiene alle cartilagini propriamente<br />

dette, ma bisogna classificarla fra le libro-cartilagini. Quando<br />

se ne stacca una sottile porzione perpendicolare alla superficie ossea,<br />

si osserva all'esame microscopico, che possiede dei fasci fibrosi, anche<br />

perpendicolari a questa superficie, ed impiantati immediatamente su di<br />

essa.Questi lasci si elevano sino al suo strato più superficiale, scambiando<br />

numerose comunicazioni ed allora si piegano per continuarsi fra<br />

loro. Dalla loro continuila risultano tante piccole volte o archi, sormontati<br />

da prolungamenti villiformi molto sottili, (.l'intervalli compresi fra<br />

i pilastri di queste volte sono ripieni di cellule di cartilagine estremamente<br />

voluminose e rotonde. Fra questo ce ne ha alcune che contendono<br />

pochissime cellule secondarie ma la maggior parto ne contengono<br />

10, 15, 20 sino a .'MI; le più grosse ne contengono da 40 a 60; in<br />

talune si osservano due generazioni di giovine cellule. — Sui tagli pa-

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