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Alcuni autori hanno considerato queste modificazioni come destinate a
permettere un certo grado'di allontanamento dalle superficie articolari,
ed una specie di dilatazione della escavazione pelvica nel momento del
parto. Ma nello stato fisiologico non sono pronunziate abbastanza da
permettere a queste superficie di prestarsi ad una simile destinazione.
I movimenti, che si possono loro imprimere sono estremamente deboli,
il più spesso non se ne può loro imprimere alcuno.
Le ossa del bacino non si lasciano dunque allontanare. Sappiamo d'altronde,
dopo le ricerche dei fratelli Weber, che la pressione atmosferica
renderebbe questo allontanamento molto difficile, ancorché i legamenti
fossero molto rilasciati. Se tale fosse stato lo scopo che si propone la natura,
le articolazioni che avrebbero dovuto soprattutto rilasciarsi sono
le sacro-iliache, poste alle due estremità del gran diametro del bacino,
queste, invece, sono quelle che rimangono più strette. 11 solo rammollimento
dell'articolazione sacro-coccigea potrebbe invocarsi in appoggio
di tale opinione; giacché esso ha manifestamente il vantaggio di facilitare
l'abbassamento del coccige, l'allungamento del diametro coccigeo, ed
in conseguenza l'allargamento dello stretto inferiore.
C. — Del bacino considerato come cavità di protezione.
La cavità pelvica protegge i visceri contenuti, ma non in modo uguale.
Esiste al riguardo una grande differenza fra il grande ed il piccolo bacino.
11 piccolo bacino, che forma un cerchio continuo, a pareti spesse e resistenti,
rappresenta per tutte le parti contenute un possente mezzo
di protezione. Interamente osseo superiormente in parte osseo ed in
parte fibroso inferiormente, la sua resistenza decresce da sopra in basso;
ma gli organi intra-pelvici, a misura che diventano più profondi, essendo
meno esposti all'influenza dei corpi esterni, l'involucro protettore che li
circonda poteva assottigliarsi ed indebolirsi senza inconvenienti per
essi. Le pareti dell'escavazione pelvica, diminuendo di spessezza e di solidità
a misura che si va verso lo stretto inferiore, acquistano maggiore
elasticità ed un certo grado di dilatabilità,vantaggi chela natura utilizza
al momento del parto.
Il grande bacino, costituilo a destra ed a sinistra dalle fosse iliache e
completato in dietro dalla rachide, non presenta alcun vestigio di parete
anteriore; in luogo di questa, si trova un'enorme incisura. Gli oruani
situati in questa cavila non hanno dunque nulla a temere dagli
agenti vulneranti che possono colpire la parete posteriore o le pareti
laterali; anteriormente invece, essi restano esposti a tutte le violente
esteriori. Per comprendere quanto sieno vulnerabili in questo senso, bisogna
situare il bacino in quella sua grande inclinazione naturale, e non