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La disposizione della sinoviale riguardo al tendine del sotto-scapolare
è notevole. Si osserva al di sotto del margine superiore di questo tendine
una borsa sierosa, che lo separa dall'apofisi coracoide, e gli permette
di scorrere sulla concavità di questa. Talvolta la sierosa sotto-tendinea
resta indipendente dalla sierosa articolare ; il più spesso comunica
con queste. — Un poco più in basso, esiste un prolungamento costante
della sinoviale che aderisce alla parte posteriore del tendine, e che talvolta
si trova addossato alla sierosa precedente, talaltra si apre nella
sua cavità con un orifizio più o meno lungo. Questo prolungamento varia
molto nelle sue dimensioni ; spessissimo è suddiviso in due o più cellule
da setti incompleti.
11 tendine del sotto-spinoso, e quello del piccolo rotondo, sono semplicemente
aderenti alla sinoviale. Ho veduto due volte però un prolungamento
di questa estendersi sulla faccia profonda del sotto-spinoso, e
comunicare con la cavità articolare mediante un largo orifizio. Non è
raro incontrare anche, sotto il tendine di questo muscolo, una borsa
sierosa senza comunicazione con questa cavità.
C — Movimenti dell'articolazione scapolo-omerale.
L'articolazione scapolo-omerale è notevole per l'estensione, la varietà,
la rapidità, la frequenza dei suoi movimenti: nessun altra le si potrebbe
contrapporre sotto il rapporto della mobilità. I due ossi che concorrono
a formarla sono anche mobili l'uno sull'altro. Ma più ordinariamente
è l'omero che prende il suo punto di appoggio sull'onioplata.
L'omero può portarsi in avanti ed in dietro, in sopra ed in basso
ed in tutte le direzioni intermedie. Ila inoltre un movimento di cireumduzione
molto notevole. ed uno di rotazione, destinato a completare
quello della parte terminale dell'arto.
I movimenti antero-posteriori corrispondono ai movimenti di fiessione
e di estensione dell' arto addominale. L' arto toracico si llette dunque
(piando si porta in avanti, e si estende quando si porta in dietro. In
questi movimenti, l'estremità superiore dell'omero gira intorno ad un
asse orizzontale che passa per il centro della grande tuberosità dell'omero
da una parte, e per il centro della cavità glenoide dall'altra.
Nel movimento in avanti, o di flessione, il collo anatomico dell'omero,
che era rivolto in sopra, si dirige in dietro, poi indietro ed in basso.
La piccola tuberosità, che era rivolta in avanti, diventa superiore e finisce
per incontrarsi col becco dell'apolisi coracoide che la ferma quando
il movimento accade parallelamente al piano mediano, ma che la tuberosità
può evitare, girandola, se l'omero s'inclina un po' in fuori. —Il
legamento capsulare subisce una torsione, che ha per risultato di tenderlo
sempre più. 11 tendine del bicipite che contornava la testa ome-