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— 101 -<br />

ria nutritizia. E , or ciò che il canale in cui trovasi questa arteria e<br />

tanto piccolo, quando si paragona agli-orifizi da cui escono le vene delle<br />

estremità.<br />

Le piccole vene delle pareti della diafisi vanno anche per la maggior<br />

parte verso gli estremi del canale midollare e si oceano nelle vene che<br />

vengono dalla midolla.<br />

Le vene del tessuto compatto e della midolla si uniscono a quelle che<br />

vengono dal tessuto spugnoso, le quali acquistano rapidamente un volume<br />

assai grande e molte di esse - quando escono dall' osso presso<br />

alle superficie articolari, hanno un calibro maggiore di quello dell'arteria<br />

nutritizia. Le vene più importanti procedono in un canale, tappezzato<br />

da uno strato di tessuto compatto nella spessezza del tessuto<br />

spugnoso. Nessuna di esse possiede fibre muscolari : e sono costituite<br />

solamente dalla tonaca, interna del sistema venoso. 11 sangue dunque<br />

nella loro cavità, come in quella dei capillari, si muove solo per l'influenza-delia<br />

vis a tergo: e però tende ad accumularsi in esse, e questa<br />

è forse una delle cause che predispongono le vene delle ossa all'infiammazione<br />

che tanto spesso si verifica.<br />

Nelle ossa larghe, le vene hanno ugualmente un decorso indipendente<br />

da quello delle arterie. Quasi tutte sboccano nei canali che si trovano<br />

in queste ossa. Le pareti di questi canali sono di tratto in tratto strozzate<br />

circolarmente, hanno setti parziali, molte irregolarità che sembra- >•<br />

no valvole. Hanno origine da una specie di ampolla dello stesso diametro<br />

del loro calibro. Decorrono sinuose e bene spesso si anastomizzano<br />

fra loro. Tutte si aprono sopra una delle facce dell'osso, per continuarsi<br />

con una vena vicina.<br />

Nelle ossa corte, il corso delle vene è più difficile a seguire. Si può<br />

però vedere che esse si comportano come nelle estremità delle ossa<br />

lunghe e delle larghe. Le vene più grandi stanno anche in canali ossei,<br />

molto sviluppati in certe ossa, come nelle vertebre, molto meno in altre,<br />

e che possono mancare anche del tutto, come nelle ossicina del carpo. .<br />

Por studiarci vasi sanguigni delle ossa, bisogna far macerare il tessuto<br />

osseo nell'acido cloridrico un po' diluito, il quale scioglie i sali cai-.,<br />

carei senza attaccare le parti molli. Dopo la scomparsa del fosfato e del<br />

carbonato di calce, è facile osservare la disposizione delle arterie e delle<br />

vene. Si vedono perfettamente le loro anastomosi, e la rete che formano<br />

nella spessezza del tessuto compatto. Se ne può seguire il decorso,<br />

e vedere anche che tutte sono sfornite dì fibre muscolari, meno V arteria<br />

nutritizia, che ne possiede uno strato di notevole" spessezza.<br />

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