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verticali e parallele trovasi la parte mediana dei corpi vertebrali, molto
allungata nel senso trasversale.
La midolla spinale si estende allora per tutta la lunghezza del canale.—
Le parti destinate a proteggerla sono apparse sole ; le lamine vertebrali
che ricovrono e garantiscono la sua parte posteriore sono relativamente,
larghissime.
L' angolo sacro-vertebrale comincia ad apparire dal quinto al sesto
mese della vita fetale. Le curve delle regioni situate più in sopra si moT
strano dal settimo all'ottavo mese. A misura che la ràchide si allunga*
esse si pronunziano sempre più.
Dopo la nascita, ogni anello vertebrale si completa mediante la saldatura
successiva dei suoi tre punti primitivi. Le apofisi spinose e trasverse
si sviluppano.
Nella pubertà, con la comparsa delle epifisi del corpo, e con accresca
mento la colonna nel breve spazio di alcuni anni, la colonna acquista a
poco a poco i caratteri che la distinguono nell'adulto. ;
La colonna vertebrale, nei vecchi, si piega in avanti ; i corpi si schiac*
ciano e diventano meno mobili. Il coccige si salda al sacro, se già non
non vi era saldato. Lo stesso sacro tende a saldarsi alla quinta vertebra
lombare. — Nella estrema vecchiaia, altre vertebre si saldano alla loro
volta nella regione lombare e nella dorsale. Il numero dei pezzi che compongono
la rachide tende dunque sempre più a diminuire. La colonna,
in conseguenza di questa graduale fusione, può trovarsi ridotta ad un sol
pezzo : tale era quella del nominato Sèraphin, depositata al museo Dupuytren,
nella quale tutte le articolazioni costo-vertebrali sono anch'esse
saldate, in modo che il tronco alla cui formazione concorrono un si
gran numero di pezzi, non ne forma che un solo piegato in avanti.
§ 5. — DELLF. VERTEBRE CEFALICHE.
• Poiché F encefalo è un prolungamento della midolla spinale, era razionale
il credere che, la cavità cranica fosse pure un prolungamento ;
del canale rachideo. Difatti, dalla più remota antichità, il cranio è state
considerato come un rigonfiamento del Canale spinale. Ma con l'esprimersi
a quel modo, gli autori adottavano una semplice formola; essi volevano
significare, in una parola, da una parte la continuità delle due cavità,
dall'altra la loro differenza di capacità. Nessuno di loro mostra di aver
pensato , neanche presentito vagamente, che la costituzione anatomica
del cranio ripetesse quella della rachide.
Oken perii primo, nel 1807, intravide questa analogia di costituzifflSfc
Passeggiando un giorno nella foresta di Hay, vede ai suoi piedi un cranio
di capriolo perfettamente imbiancato. «Mi bastò raccoglierlo, rivolli
gerlo, considerarlo, egli dice; la verità mi colpì ; e dissi: quesUèuna