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8 1."—DELL'OSSO DELLA COSCIA 0 DEL FEMORE.
11 femore è l'osso più lungo e più grande del corpo. Si estende dall'osso
iliaco, con cui si articola per la sua estremità superiore, sino alla
tibia, con cui si unisce per la sua estremità inferiore.
La sua direzione è obliqua da sopra in basso e da fuori in dentro, donde
segue : 1° che i femori, molto lontani fra loro superiormente, si avvicinano
molto inferiormente : 2° che ciascuno di essi forma con la
tibia un angolo ottuso il cui vertice si dirige in dentro. — Questa obliquità
è varia del resto secondo il sesso e secondo gli individui. Nella
donna è più evidente che nell'uomo, per il predominio delle dimensioni
trasversali del bacino in questo sesso. In certi individui del sesso
maschile essa è anche più evidente, e può anche esagerarsi al punto, da
costituire una deformità, che riconosce allora per causa una viziosa conformazione
dei ginocchi.
Il femore descrive una curva a concavità posteriore. Si studiano in
esso un corpo e due estremità.
Per metterlo nella posizione naturale, bisogna situare in sopra la sua
estremità piegata a ginocchio, dirigere indentro la branca orizzontale
di questo ginocchio, in avanti la faccia convessa del corpo, e far poggiare
l'estremità inferiore dell' osso sopra un piano orizzontale.
A, Corpo del femore. — Prismatico e triangolare, esso presenta tre
facce e tre margini. Le facce si distinguono in anteriore, esterna ed
interna : i margini in esterno, interno e posteriore.
ha faccia anteriore è convessa, cilindroide, più larga inferiormente
che superiormente, e dà attacco al muscolo tricipite femorale.
La faccia esterna, rivolta in dietro nei suoi due terzi superiori, è piana
alle sue estremità, concava nella parte media, coperta in tutta la sua
lunghezza dalla porzione corrispondente del muscolo tricipite.
La faccia interna guarda anche in dietro nei suoi due terzi superiori,
che danno attacco allo stesso muscolo. Nel suo tèrzo inferiore, essa si
allarga notevolmente, diventa affatto posteriore, e corrisponde ai vasi
femorali.
Il margine esterno è arrotondito, e corrisponde: in sopra ad un tubercolo
che forma la parte anteriore ed inferiore del gran trocantere;
in basso ad un altro tubercolo che rappresenta la parte più sporgente
e più alta della puleggia femorale.
Il margine interno, anche arrotondito, termina in sopra alla linea rugosa
che si estende dal grande al piccolo trocantere. In basso si perde
sulla tuberosità del condilo esterno.
Il margine posteriore molto sporgente . concavo e rugoso, ha ricevuto
il nome di linea aspra. Semplice nel suo terzo medio, questa li-
SAPPBT —VOL. I.