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ossa, oltre ai sistemi divisi trasversalmente o longitudinalmente, se ne
vedono sempre molti la cui superfìcie di sezione è più o meno obliqua.
?otto l'influenza dell'infiammazione, il calibro dei canalini vascolari
aumenta rapidamente, in seguito dell' assorbimento dell' osseina e dei sali
calcarei che costituiscono le loro pareti. La loro cavità s'ingrandisce sempre
più, e non tardano a mettersi in comunicazione tra loro su certi
punti: più tardi si confondono, e quindi spariscono , lasciando a nudo
la reticella dei capillari, nelle cui maglie si effonde una linfa coagulabile.
Storia. —In una lettera, diretta nel 1080 all'accademia delle scienze di
Londra, Leeuwenhoeck fa menzione dei canalini vascolari da lui osservati
sopra un femore di bue tagliato trasversalmente. Egli credette da prima
che fossero globuli, ma ben tosto riconobbe che i globuli non erano
altro che le estremità di tubi tagliati « Summitates tubutoru.m iUorvrn
cor quibus os componìtur » (1).
Cinque anni più tardi, nel 1091, Clopton Havers descrisse questi tubi,
che Leeuwenhoeck aveva indicati solo per incidente, e fu anche sulle ossa
di tue che egli li vide da prima, poi anche su quelle dell'uomo: « Parilcr
eos in IA meno esse, non sine svihwa delec/afione, intuditssucri (2)«.
Questo autore ne ammette due specie, che comunicano insieme, i trasversali
ed i longitudinali. La loro cavità è ripiena di un liquido oleoso, proveniente
dal canale midollare: « Per os meduìlosum oleum seipsum diffundil
ìaiiiansqve immediate providei ».
L' illustre Albinus, nel 1754, ha dimostrato che ogni canalino contiene
un capillare sanguigno. Avendo iniettati i vasi, egli notò che tutti i
canalini erano pieni: Pos/quam autem vaso impievi, diffrac'is ossibus
per longilwtiueiji non vacnossed impletos canalicutos illos eorum
vidi (3) ,.
Riassumendo, Leeuwehoeck ha scoverto i canalini vascolari. Havers,
descrivendoli meglio, ha fatto accettare questa scoverta dai suoi contemporanei.
Albinus ha fatto conoscere la loro destinazione, che non era stata
sospettata ne dall' uno né dall' altro.
3. Odcoji/asli, canalini ossei, cellule stellate delle ossa.
Il tessuto osseo contiene cavità microscopiche, denominate in diversi
tempi, lacune ossee corpuscoli ossei, corpus, oli neri delle ossa, osteoplas/i.
Quest'ultima denominazione, proposta nel 181*2 da Serres, è oggi
la più generalmente accettata.
(1) Leeuwenhoeck, Fpistolae, t. II, p. 100.
( V n' ,^ aver *' Nornc observat.éeossibus. Lugduni Batav 173-1 p
(3) B. S. Albinus, Accademie, annot., lib. Ili, enp. Ili, p." 21.