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più si allontana dalla linea mediana, e/1 invece risale verso r-uosio piano
quando esso si ravvicina alla linea mediana, per discendere, nuovamente
quando passa nel lato opposto. Or bene questo spillo, che si abbassa e
si eleva cosi alternativamente, rappresenta la estremità cefalica: essa
è l'immagine fedelissima dei movimenti che fa la testa nel movimento
di rotazione sull'assoide da destra a sinistra e da sinistra a destra.
B. Mezzi d'unione e sinoviale. — Le due apofisi articolari dello
stesso lato sono circondate da un legamento capsulare estremamente
lento,che in dietro s'inserisce a livello delle superficie articolari,in avanti,
poi a 3 o 4 millimetri al di sopra ed al di sotto di queste. E sottile,
poco resistente, continuo in ambedue i lati col legamento atloido-assoideo
anteriore.
La sinoviale appartenente a ciascuna articolazione riveste la faccia
interna della capsula e tutta la parte delle apofisi articolari che e compresa
fra le inserzioni di questa e le superficie cartilaginee. L'una e
l'altra comunicano alle volte con la sinoviale anteriore dell'articolazione
atloido-odontoidea.
4° Movimenti dell'atlante sull'assoide.
L'atlante gira sull'assoide. Ogni altro movimento gli è impedito,
senza dubbio affine di lasciare maggiore ampiezza, libertà e precisione
alla rotazione. Bichat aveva già visto benissimo che la prima vertebra
del collo non può né fiettersi, né estendersi, né andare dall'uno all'altro
lato. 11 legamento trasverso, stretto sulla faccia posteriore dell' apofisi
Odontoide immobìlizza l'arco anteriore,ed impedisce, per conseguenza.
il movimento di flessione; d'altra parte l'arco anteriore, unito molto solidamente
al corpo dell'assoide dal legamento atloido-assoideo anteriore,
immobìlizza l'arco posteriore e paralizza egualmente il movimento di
astensione. 11 movimento di altalena che le altre vertebre eseguono intorno
all' asse trasversale del loro corpo è dunque assolutamente impossibile
per F atlante. L'intervallo molto considerevole che separa il
suo arco posteriore dalle lamine e dell'apofisi spinosa dell'assoide conserva
una grandezza fissa e costante; durante l'estensione della testa e
del collo, al momento in cui l'occipitale urta contro a quest'arco, ed in
cui le lamine e le apofisi spinose delle altre vertebre cervicali si avvignano
al punto da sovrapporsi ad embrice, quest'intervallo, compreso
fra la prima e la seconda vertebra, rimane invariabile. L'estensione,
che ha il vantaggio di chiudere in dietro il canale vertebrale in
tutti gli altri punti, lo lascia aperto in questo, in modo che un istrumento
acuto o tagliente potrebbe, senza alcuna difficoltà penetrare
per questa via, e giungere sino al bulbo rachideo.
Ai movimenti nel senso trasversale si oppongono ostacoli non meno